Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Un regista di film horror è in realtà un vero vampiro. Quattro giovani aspiranti attori se ne rendono conto quando ormai è troppo tardi per scappare: sono infatti ospiti nella sua villa. Entro l'alba dovranno fare in modo di ucciderlo.
A cena col vampiro è una modesta produzione televisiva (sponda berlusconiana, Reteitalia-Fininvest) affidata a un esperto dell'horror all'italiana, cioè Lamberto Bava, che è anche co-autore della sceneggiatura della pellicola insieme a Dardano Sacchetti (da un soggetto di Luciano Martino). Al di là del budget ridotto, ma non infimo, qualche buona idea traspare dal lavoro, colmo di una spiccata autoironia e dalla trama sufficientemente complessa, ma non involuta, che strizza l'occhiolino a numerosi clichè del genere vampiresco. Casting povero che include qualche nome emergente e di futura fama, ma ancora decisamente acerbo: Riccardo Rossi, Yvonne Sciò, Patrizia Pellegrino, Isabel Russinova; in cima al cartellone compare, e giustamente, George Hilton, già protagonista della fortunata stagione del cinema nostrano di genere e in questo periodo in calo di popolarità. Bava diresse nel giro di una manciata di mesi quattro film dalle simili atmosfere per un progetto tv dal titolo Brivido giallo: A cena col vampiro fu l'ultimo della serie a essere mandato in onda. 3,5/10.
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