Regia di Robert Eggers vedi scheda film
Una delle tante versioni brevi di un celebre racconto di Edgar Allan Poe, realizzata con stile. Affascinante adattamento di Robert Eggers che riesce, prima di esordire brillantemente nel lungometraggio (The witch, 2015), a rendere sempre attuale, e malinconicamente attraente, l'intramontabile capolavoro letterario noto come "Il cuore rivelatore."
Un anziano, invalido, vive isolato in una tetra ed enorme casa, dipendendo per ogni necessità da un giovane servitore (Carrington Vilmont). L'ambiente desolante, e le condizioni cliniche del centenario, presto inducono sul baratro della follia il più giovane custode. Ogni sera spia in silenzio, con una lanterna, nella camera del padrone mentre quest'ultimo è addormentato, sempre più ossessionato da un suo occhio malmesso. In pochi giorni, la follia prende il sopravvento: l'ottava notte decide di ucciderlo, facendo poi a pezzi il corpo, che seppellisce sotto al pavimento della cantina.
"The deseas has sharpened my senses not destroyed. Not dulled them.
I hear all things in the heaven and in the earth...
I hear many things in the hell...
How then am I mad?
La malattia aveva acuito i miei sensi, non distrutto. Non li ha offuscati.
Sento tutte le cose in cielo e in terra...
Sento molte cose all'inferno...
Allora come posso essere pazzo?"
(Didascalia iniziale)
The tell-tale heart: Carrington Vilmont
Il cuore rivelatore è forse uno dei racconti brevi, scritti da Edgar Allan Poe, più rifatti in assoluto, non solo come cortometraggio, nella storia del cinema [1]. Robert Eggers nel 2008 ne realizza una versione eccezionale, riescendo a sfruttare nel miglior modo possibile il budget di circa 45.000 dollari. Dopo aver già dato la sua reinterpretazione di Hansel e Gretel (2007), in un precedente corto, Eggers per questo Tell-tale heart ha scritto una sceneggiatura leggermente diversa dal racconto di Poe e, per rendere più alienante il contesto, al posto di un attore assegna il personaggio della vittima a un manichino, realistico e terrificante, con fattezze d'ultracentenario. L'ottimo attore in scena, Carrington Vilmont, si adegua in maniera esemplare al ruolo subordinato. Sul piano tecnico, Eggers ricorre a sfumature con tendine circolari, una fotografia notturna tendente al seppia, abiti e ambientazioni retrò, escamotage indispensabili per conferire al racconto l'appropriato tono vintage. Di rilievo il sottofondo sonoro, con ripetuto ticchéttio delle lancette d'orologio che sembra accompagnare, nonché anticipare l'analogo palpitare del "cuore rivelatore", l'irreversibile discesa nel delirio del protagonista. In questo caso si potrebbe azzardare di intravedere un tentativo, da parte di Eggers, di trattare il soggetto puramente macabro della storia con una personale deviazione, che sembra alludere in qualche maniera al contrasto generazionale e forse anche alla differenza di casta: l'anziano trae forza vitale dal più giovane servitore ed economicamente può permettersi di ridurlo in uno stato di reclusione domestica, quasi assimilabile alla schiavitù. Il finale ci ricorda che in fondo è sempre la stessa storia, ma che appare, però, rielaborata in maniera del tutto personale, innovativa e quindi, a suo modo, originale.
NOTA
[1] Imdb riporta almeno 51 opere, realizzate tra il 1928 e il 2009, solo in minima parte lungometraggi, ispirate dal racconto Il cuore rivelatore. Alcune delle migliori e comunque reperibili, sono state citate in occasione della recensione sul film Panic (Ernest Morris, 1960).
The tell-tale heart: Carrington Vilmont
The tell-tale heart: scena
"Allo stesso modo che nell'etica il male è una conseguenza del bene, nella realtà è dalla gioia che nasce il dolore."
(Edgar Allan Poe)
The tell-tale heart (Robert Eggers, 2008) - V.O.
F.P. 01/05/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 21'15")
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