Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
EO (2022): scena
"EO" narra delle vicende di un asino sfruttato in un circo polacco. Il piccolo EO - questo il nome dell'animale - esce fuori da questo inferno in terra grazie ad una vicenda giudiziaria che coinvolge il rappresentante del circo: è proprio da qui che prende vita la libertà che EO inconsciamente ricerca, poiché questa gli viene calpescata passo dopo passo.
"EO" è un tremendo road movie che vive di una poetica tutta propria, meravigliosamente lontana dai giorni nostri e forse per questo più apprezzata. Candidato come Miglior Film Straniero agli Oscar 2023, si tratta di una pellicola empatica e fortemente sensibile che descrive aspramente lo svezzamento del mondo animale causato della mano dell'uomo, sempre pronto ad imporre la propria violenza ingiustificata su esseri più deboli ed ingenui: lo sguardo assente, amaro ed indifferente di EO è lo specchio dell'anima di questo film, un'anima tormentata che non troverà mai pace nei suoi tumultuosi cammini e - come per la scatola chiusa - si appresta ad accettare il suo destino nelle peggiori delle maniere. L'autore e regista polacco Jerzy Skolimowski pone lo sguardo su una società asfaltata, noncurante e vigliacca, il tutto colorito da una regia formidabile, un utilizzo di spessore della fotografia iperbolica, ambientazioni affascinanti ed immagini crudeli e cariche di satira sociopolitica. Le musiche di Pawel Mykietyn rendono al meglio il senso della tragedia, entrando nelle viscere della storia con una facilità sconcertante: basti considerare la scena del lupo tramortito, dell'aggressione fisica ad EO e quella finale per patire il punto di vista del povero asino, che in un mondo di luce si sente piacevolmente nessuno.
Voto: 7 ½
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