Regia di Owen Kline vedi scheda film
Quando la satira scollacciata si trasforma in un'arte che troppi sottovalutano o sottostimano. Onore e merito al nerd protagonista che riesce, con costanza e ironia, a farsi valere contro schematiche e aride prese di posizione esterne.
FESTIVAL DI CANNES 75 - QUINZAINE DES REALISATEURS
Alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 75, si è imposto all’attenzione il brillante Funny Pages, film d’esordio di Owen Kline, già attore in erba figlio del celebre Kevin e della bella cantante (impossibile non ricordarla in Paradise) e attrice Phoebe Cates.
Un teenager piuttosto abile con la matita e appassionato di vignette satiriche e scollacciate, cerca di ribellarsi all’ordine precostituito che lo vorrebbe prima di tutto avviarsi al college e, solo dopo maturata la laurea, dedicarsi alle proprie sacrosante aspirazioni.
Innamorato dell’arte del fumetto, capace di immedesimarsi nei personaggi di fantasia o nei ritratti onirici che improvvisa quando costretto a mettersi alla prova per farsi valere, il giovane cercherà di vivere nell’indipendenza il proprio orgoglio di voler sfondare e riuscirà, dopo mille semiserie vicissitudini, a farsi valere sia nei confronti dei perplessi genitori, sia verso chi lo ha sempre visto come un esempio di sognatore avvinghiato a ideali votati alla pura teoria e quindi al fallimento.
È un’opera carina, indipendente e fiera di esserlo, l’esordio alla regia dell’attore-figlio di attori Owen Kline.
Incentrato sulla battaglia protesa ad affermarsi di un giovane disegnatore dal grande talento, ma oppresso dalle troppe regole che lo vorrebbero succube di un percorso a tappe scelto da altri, il piccolo film si colora di scenette gustose e di tavole disegnate divertenti, scollacciate quanto basta e ad alto tasso di ironia e satira e si circonda di personaggi di contorno folli e irresistibili che paiono usciti dalle pagine dei fumetti del medesimo protagonista.
Forte di un coeso cast di attori non troppo famosi, ma assai bravi, tra cui risulta impossibile, oltre che ingrato, non citare il brillante giovane protagonista, il simpatico Daniel Zolghadri che ha accompagnato la presentazione del film assieme al regista Owen Kline al Theatre Croisette in Cannes, Funny pages, prodotto anche dal regista Ben Safdie, si fa forte del suo stile un po’ indie e funziona soprattutto nella sua prima parte brillante e spiritosa, e si rivela una promettente opera prima.
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