Regia di João Pedro Rodrigues vedi scheda film
Ironico, sfrontato e ad alto tasso di erotismo, l'ultimo lavoro dello stravagante e apprezzato autore de O' fantasma, prende la forma di una delirante "fantasia musicale", in cui si parla con leggerezza e disincanto di argomenti di base seri e attuali, trasferiti in un prossimo futuro non meno problematico ed incerto.
FESTIVAL DI CANNES 75 - QUINZAINE DES REALISATEURS
Con l’esilarante e scatenata commedia Fogo fatuo, La Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 75 brilla ancora una volta per la sua consolidata indipendenza e libertà di accogliere nella rassegna il meglio del cinema d’autore contemporaneo, senza essere legata ad obblighi contrattuali con registi ed autori abbonati alla sezione ufficiale indipendentemente dalla qualità del prodotto.
L’originalità, la follia avveniristica e l’erotismo sfrenato che trasudano dall’ultima fatica dell’icona del cinema queer Joao Pedro Rodrigues (O’ornitologo, del 2016, fu la sua ultima, straordinaria fatica che ha preceduto questo suo lavoro) confermano questa reiterata voglia di fare un cinema che sappia discostarsi completamente da ogni ragione di business e ritorno economico.
Nel 2062 l’ex sovrano Alfredo si trova immobilizzato e sedato sul letto di morte, in uno stato di agonia, mentre il giovane nipote infiltratosi nella camera gioca col camioncino-giocattolo dei pompieri.
Una passione di famiglia, quella del pompiere, visto che un lungo flash back ci riporta indietro alla giovinezza del futuro sovrano, quando il giovane, più che pensare a prepararsi a reggere la corona, matura la sua passone ambientalista attraverso il desiderio di entrare a far parte di questa importante forza di intervento, innamorato com’è della foresta, e preoccupato dei danni che gli incendi provocano alle zone boschive.
Ma, una volta giunto alla caserma, il giovane principe viene ammesso più che altro affinché il corpo ottenga la pubblicità e i fondi necessari per lavorare al meglio.
E Alfredo, più che a specializzarsi nel pronto intervento, scopre in quel luogo frequentato prevalentemente da giovani ragazzi, l’attrazione che i corpi maschili atletici dei compagni scanzonati di caserma esercitano sulla sua accesa fantasia sessuale di giovane inesperto ma curioso.
Finirà per innamorarsi, ricambiato con il medesimo ardore, di un compagno di colore, col quale vivrà una storia intensa fino al momento di essere richiamato a corte, a seguito della morte del papà sovrano.
Joao Pedro Rodrigues e i suoi due giovani attori protagonisti di Fogo fatuo, al Theatre Croisette dopo la proiezione del film
In quanto fantasia musicale, oltre ai balletti, viene suonato il tradizionale fado portoghese, riveduto e attualizzato negli anni ’70 dal musicista etnico Paulo Braganca.
Rodrigues non si pone il problema di rappresentare in modo schietto e senza censure le fasi cruciali di un erotismo gioioso e sfrontato tra gli amanti, che culmina in scene di sesso acrobatico e tutt’altro che pudico, raccontate con l’impeto liberatorio del desiderio giovanile proteso ad assecondare l’istinto che anima la passione dei giovani innamorati.
In sala applausi a scena aperta al regista e ai due attori protagonisti, uno dei quali, il biondo che interpreta il principe Alfonso, si presenta sul palco in tacchi a spillo e barbetta, tra l’ovazione di un pubblico in visibilio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta