Vicky vive con la madre Joanne e il padre Jimmie, che attraversa un momento particolarmente difficile. Quando si unisce a loro Julia, la zia di Vicky, appena uscita di prigione, il suo arrivo scombussola gli equilibri ma dà anche una scossa al loro quotidiano.
Il film si avvita nella circolarità di una linea di tempo chiusa; una prospettiva rovesciata secondo cui l'intervento nel passato generi inevitabilmente lo stato di cose del presente piuttosto che cancellarlo, da cui forse si può uscire per la tangente,nel doppio scampato pericolo di un amore altro che non rischia di restare infelice e improduttivo
Film a rebus molto ma molto caotico che affida le emozioni non alla storia (incomprensibile) ma al paraculo abbinamento di immagini e musica. Irritante.
Una fosca vicenda ambientata nel contesto montano suggestivo e all'interno di una famiglia afflitta da una routine che uccide ogni sentimento. Una bimba dallo spiccato olfatto e un passato che torna ad emergere limaccioso e non meno pericoloso. Un film ambizioso un po' troppo tortuoso, che sbanda spesso, ma non lascia indifferenti.
L'olfatto eccezionalmente sviluppato della piccola Vicky è motivo di apprensione familiare e di emarginazione sociale da parte dei compagni di scuola. Quando in casa si ripresenta la problematica zia paterna Julia, le facoltà sensoriali della bambina si acuiscono, rivelandole insospettate doti di chiaroveggenza e la scoperta di trascorsi familiari che minaccerebbero la sua stessa… leggi tutto
“Les Cinq Diables”, l’ottimo (e dal “fuorviante” titolo pseudo-”argentiano”) secondo lungometraggio uroboricamente spiraliforme scritto e diretto da Léa Mysius, dopo l’altrettale (ovvero altrettanto convincente) esordio di “Ava” (spostandosi dunque dalle spiagge dei Pirenei Atlantici alle Rhône-Alpes… leggi tutto
A prescindere dall'anno di distribuzione, i venti (in verità 30) titoli (di film, serie e tutto quello che sta in mezzo e oltre i due estremi) migliori cui ho assistito e/o dei quali ho scritto su FilmTV.it…
“Les Cinq Diables”, l’ottimo (e dal “fuorviante” titolo pseudo-”argentiano”) secondo lungometraggio uroboricamente spiraliforme scritto e diretto da Léa Mysius, dopo l’altrettale (ovvero altrettanto convincente) esordio di “Ava” (spostandosi dunque dalle spiagge dei Pirenei Atlantici alle Rhône-Alpes…
L'olfatto eccezionalmente sviluppato della piccola Vicky è motivo di apprensione familiare e di emarginazione sociale da parte dei compagni di scuola. Quando in casa si ripresenta la problematica zia paterna Julia, le facoltà sensoriali della bambina si acuiscono, rivelandole insospettate doti di chiaroveggenza e la scoperta di trascorsi familiari che minaccerebbero la sua stessa…
CANNES 75 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS
Alla Quinzaine des Réalisateur di Cannes 75 arriva la seconda opera della regista Léa Mysius, già notata favorevolmente in Ava (Semaine de la Critique a Cannes 2017).
Un film misterioso ed inquietante che intriga e lascia un po’ interdetti, nuovamente incentrato su uno dei cinque…
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Commenti (5) vedi tutti
In attesa che il futuro arrivi, diventando presente, e modifichi il passato interferendo con la freccia del tempo: memento vivere.
leggi la recensione completa di mckIl film si avvita nella circolarità di una linea di tempo chiusa; una prospettiva rovesciata secondo cui l'intervento nel passato generi inevitabilmente lo stato di cose del presente piuttosto che cancellarlo, da cui forse si può uscire per la tangente,nel doppio scampato pericolo di un amore altro che non rischia di restare infelice e improduttivo
leggi la recensione completa di maurizio73Film a rebus molto ma molto caotico che affida le emozioni non alla storia (incomprensibile) ma al paraculo abbinamento di immagini e musica. Irritante.
commento di BarkilphedroIntrigante, una sorta di Twin Peaks alla francese. Trama per nulla scontata e un dosaggio del fantastico sapiente.
commento di IdduUna fosca vicenda ambientata nel contesto montano suggestivo e all'interno di una famiglia afflitta da una routine che uccide ogni sentimento. Una bimba dallo spiccato olfatto e un passato che torna ad emergere limaccioso e non meno pericoloso. Un film ambizioso un po' troppo tortuoso, che sbanda spesso, ma non lascia indifferenti.
leggi la recensione completa di alan smithee