Regia di Mia Hansen-Løve vedi scheda film
Mia Hansen-Løve dimostra sensibilità, discrezione e leggerezza di tocco nel confezionare una commedia drammatica semplice e lineare e tuttavia mai facilona od approssimativa, sottraendosi alle trappole ricattatorie in cui facilmente cadono i film che trattano di malattia e fine della vita di una persona cara.
75° FESTIVAL DI CANNES 2022 - LA QUINZAINE DES RÉALISATEURS
La brava regista francese Mia Hansen-Løve , per cui fui tra i pochi ad entusiasmarmi l'anno scorso in concorso con Bergman Island, torna anche nel 2022 al Festival di Cannes, stavolta alla Quinzaine, con la sua commedia Un Beau Matin.
Léa Seydou ne è protagonista nel ruolo di Sandra, una traduttrice simultanea vedova con una figlia bambina, che deve dedicare gran parte del suo tempo ed energie a seguire l' anziano padre (Pascal Greggory) affetto da demenza degenerativa, mentre l'amicizia storica con il docente di fisica Clément (Melvil Poupaud) si tramuta in un legame sentimentale adulto e maturo.
Mia Hansen-Løve dimostra grande sensibilità e leggerezza di tocco nel confezionare una commedia drammatica semplice e lineare e tuttavia mai facilona od approssimativa, sottraendosi alle trappole ricattatorie in cui facilmente cadono i film che trattano di malattia e fine della vita di una persona cara. La regista invece utilizza tatto e discrezione nel rappresentare il lutto che Sandra deve provare per un genitore ancora in vita e che assorbe tutte le sue energie, ma anche il disagio della figlia che sentendosi trascurata si inventa un dolore inesistente alla gamba e zoppica per ri-attirare su di sé l'attenzione materna.
E' una pazienza rassegnata quella con cui Sandra accompagna il progressivo abbandono alla coscienza e alla vita del padre, consolandosi con la convinzione che egli continuerà ad esistere grazie alla sua vasta biblioteca, fatta di libri che non ha scritto ma che ha scelto e raccolto con cura nel corso degli anni, testamento destinato a sopravvivere allo spegnersi della sua mente. Al tramonto della figura paterna si affianca la nascita di un rapporto affettivo nuovo e solido con Clément, a ricordare a tutti noi che la vita comunque continua e ci sarà ancora un nuovo “bel mattino” da godersi.
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