Regia di Lawrence Fajardo vedi scheda film
UDINE FAR EAST FILM FESTIVAL 24
Dan e Trina, una coppia bella e affermata viaggia in suv attraverso le foreste filippine, diretti a far visita al padre di lui. Le prime sequenze sembrano il preludio di un film d'amore su questo rapporto di coppia, con battibecchi coniugali e sensuali amplessi in riva al mare.
Ma una imprevista interruzione stradale li spinge a imboccare una deviazione notturna attraverso strade sterrate e isolate che Dan conosce fin da ragazzino, fregandosene del fatto che attraversano una proprietà privata. Purtroppo un improvviso guasto meccanico all’autovettura li lascia bloccati di notte in mezzo al nulla.
Al mattino l'incontro con uno strano sconosciuto che porta un capretto morto sulle spalle e li invita a spingere l'auto fino a casa sua fa almeno sperare di poter contattare un meccanico. Purtroppo l'uomo, che vive con una donna sottomessa con cui ha un rapporto non chiaro, si porta dentro traumi e demoni che rendono facile far scattare il grilletto mentale che lo trasforma in un efferato aguzzino.
Girato dal regista Lawrence A. Fajardo in bianco e nero che pervade le scene di grigiore monocromatico e immerso in un’atmosfera inquietante e oppressiva, Reroute vanta un’ottima fotografia che riesce a creare pian piano un senso di spaesamento sempre più malsano, sfruttando anche al meglio l'ambientazione in una giungla desolata, lontana da ogni forma di civiltà, legalità e razionalità. Così progressivamente dipartendo dal racconto sul rapporto di coppia, caratterizzato anche dalle sensualità delle scene d’amore, vira inesorabilmente verso il thriller e poi ancora oltre, con l’esplosione della violenza più atroce e della follia.
Se la prima parte è eccellente nella gestione di questi tempi narrativi per condurci verso gli sviluppi ferali, nella seconda, volendo esplorare a fondo anche il rapporto con la surrogata della figlia morta suicida, c'è qualche lungaggine di troppo, perdendo qualcosa in compattezza, sebbene non certo nell'impatto inquietante.
Reroute è un thriller comunque pregevole e dotato di spiccata personalità, espressione di una cinematografia , quella filippina, che al FAR EAST FILM FESTIVAL 2022 si è distinta in positivo sia nelle retrospettive sia nelle opere inedite in concorso.
Voto: 6,5 su 10
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