Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
Il cinema francese , a distanza di quasi 9 anni, elabora il lutto per l'attacco terroristico al Bataclan, la peggior carneficina in Europa dopo gli attentati a Madrid del 2004.
Ne viene fuori una lucida cronaca dei fatti, la risposta della polizia di Parigi, che nel giro di 5 giorni dopo gli eventi, riuscí ad incastrare alcuni terroristi mettendo in campo tutto il proprio gioco forza fra operativi ed informatici. A guidare e coordinare questa complessa azione c'è Fred ( Jean Dujardin), poliziotto a capo della sezione antiterrorismo.
Jimenez tralascia qualsiasi approfondimento dei caratteri, dei quali sappiamo poco o nulla, concentrandosi sull'efficienza del sistema di sicurezza, ansioso di colmare le proprie falle, non importa se vengono torchiati anche gli innocenti.
Peccato perché farlo avrebbe creato un ponte empatico con lo spettatore che invece rimane un po' distaccato assistendo ad una caccia all'uomo ben fatta, una serie di buone rimostranze tecniche fra short dolly e camera a mano movimentano l'azione ma che non aggiungono poi un gran che al genere, eccezion fatta per il raid finale, una bella scena che scatena una potenza di fuoco impressionante e che tiene con il fiato sospeso, una di quelle scene che giustificano la visione del film, che ripudia il modello action americano, tutto spari e pieno di uomini machi sprezzanti della morte. No, qui c'è poca azione ma molto realistica , e ci sono uomini e donne che hanno paura di morire.
Un opera poco auto celebrativa e lontana da una retorica che gli si poteva facilmente cucire addosso.
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