Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
Quasi dieci anni sono trascorsi da quando la Francia, a Parigi, ha avuto il suo undici settembre, con gli attacchi simultanei allo Stade De France e, soprattutto, al Bataclan. Era il 13 novembre 2015. Da allora molte cose sono cambiate, il mondo pare un altro, e questo racconto dei primissimi giorni dopo gli attentati, sembra quasi più distante dell'effettivo tempo trascorso. Cedric Jimenez mette in scena la frenesia di quel giorni, con un film solido e perfettamente inserito in quel genere, il "poliziottesco alla francese", in cui i cugini d'Oltralpe sono maestri. Solo che qui la parte di finzione è minore e bisogna fare i conti con la realtà dei fatti. Fa nulla, il film funziona, nonostante l'estrema e giustificata frenesìa della della prima parte, che rischia di assordare e confondere lo spettatore, ma suppongo fossero davvero ore tesissime e confuse, mentre poi l'opera di Jimenez decolla nella parte centrale, quando la situazione si focalizza su alcune persone in particolare. Lo schieramento di forze di polizia fu imponente, la tecnologia usata importante e l'aspetto umano è forse un po' schiacciato da questo trambusto di uomini e mezzi, ma l'adrenalina rimane alta per tutte le quasi due ore di visione. Manca forse di spessore, ma tutto il resto c'è, compresa la ricostruzione storica di quei giorni. Molto interessante e ben fatto.
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