Alla fine del diciannovesimo secolo un prete danese si mette in viaggio per trasferirsi in una zona remota dell'Islanda, dove intende costruire una chiesa e fotografare la gente del posto, ma più si addentra nel territorio più si allontana dalla sua missione.
Non capisco tutte queste critiche di fronte a un simile gioiello. Film evocativo che ti penetra dentro, non solo con le magnifiche immagini dell'isola ma anche per i dilemmi e le scelte che si portano dentro i personaggi che, uno dopo l'altro, compaiono sullo schermo. Un'opera che non sarà facile archiviare come una delle tante.
Un film sull'insuperabilità delle barriere culturali, e, soprattutto, sull’inconciliabilità tra il mondo istintuale e quello intellettuale. Attraverso il viaggio esplorativo di un prete si scende nell'abisso del fallimento di un percorso di Fede all’interno di un microcosmo selvaggio e nel cuore dell'uomo scisso al tempo stesso tra luce e tenebra.
Un viaggio esplorativo in Islanda con intenti umanitari si trasforma in una sfida alla propria ambizione di uomo che muta un giovane prete in un arrogante uomo qualunque condizionato dai propri interessi materiali. Una conferma delle lodevoli capacità tecniche e narrative del regista islandese di A white, white day.
Sinossi
Fine Ottocento, l'Islanda è sotto il controllo danese.
Lucas è un giovane prete ricco di vocazione e buone intenzioni a cui il Vicario del Signore assegna, a inizio film, l'incarico di recarsi sull'isola per documentare con delle foto la vita degli abitanti locali e costruire una chiesa.
Dell’occasione del film siamo informati da didascalie che raccontano del… leggi tutto
FESTIVAL DI CANNES 75 - UN CERTAIN REGARD
Al Certain Regard di Cannes 75, c’era molta attenzione per il film in costume Godland. Una sorta di “prova del nove” a carico del regista danese Hlynur Palmason , alla sua terza prova dopo i lodevoli Winter Brothers (2017) e A white, white day (2019), presentato alla Semaine de… leggi tutto
Fine '800. Dalla Danimarca un prete parte alla volta dell'Islanda. Là, insieme ad alcuni fidati compagni, dovrà raggiungere un'impervia zona dell'entroterra ed erigere in tale luogo la sua chiesa. L'impresa è disperata fin da subito; il clima ostile, la natura inospitale e i dissidi fra i membri della spedizione la rendono ancora più difficile.
L'operazione… leggi tutto
Hlynur Pálmason è un regista in crescendo, e a soli 38 anni è un bel profilo per il Cinema nord europeo, in questo caso islandese. Islanda che raramente ha deluso nei suoi film rigorosi e (apparentemente) fuori mercato. Così succede anche qui, in questa sua terza opera. "Godland" è Cinema difficile, duro, che concede poco allo spettatore ma che ha…
"Godland - Nella terra di Dio" di Hlynur Pálmason
Danimarca 1900 circa.
Un giovane sacerdote viene mandato in Islanda per iniziare i lavori su una chiesa, che dovrà essere finita prima dell'imminente Inverno. Verrà messo in guardia sulle molte difficoltà che vi troverà: la diversa lingua, il freddo glaciale, i vulcani, le ritrosie e le…
Fine '800. Dalla Danimarca un prete parte alla volta dell'Islanda. Là, insieme ad alcuni fidati compagni, dovrà raggiungere un'impervia zona dell'entroterra ed erigere in tale luogo la sua chiesa. L'impresa è disperata fin da subito; il clima ostile, la natura inospitale e i dissidi fra i membri della spedizione la rendono ancora più difficile.
L'operazione…
Come previsto - le anteprime realizzate lo scorso weekend avevano offerto un chiaro segnale di potenza - il nuovo capitolo di Me contro Te scalza dal primo posto Avatar: La via dell'acqua impedendogli di mettere a…
Come previsto ci sono due nuovi film che sono entrati nella top ten degli incassi della settimana: Grazie ragazzi e La fata combinaguai che entra nei primi dieci ma per poco, soprattutto rispetto al numero di schermi…
Sinossi
Fine Ottocento, l'Islanda è sotto il controllo danese.
Lucas è un giovane prete ricco di vocazione e buone intenzioni a cui il Vicario del Signore assegna, a inizio film, l'incarico di recarsi sull'isola per documentare con delle foto la vita degli abitanti locali e costruire una chiesa.
Dell’occasione del film siamo informati da didascalie che raccontano del…
Pochi titoli (quattro in realtà, che l'ultimo non andrebbe contato) e di non grandi ambizioni (che - attenzione - non è un pregiudizio sulla qualità, ma una constatazione sulla quantità).…
61 film visti rappresentano il mio record personale in un Festival e l'ho segnato a questo 75° Cannes, il primo che abbia seguito dal primo all'ultimo giorno. Ecco la classifcia dei miei preferiti, trasversale a…
75° FESTIVAL DI CANNES 2022 - UN CERTAIN REGARD
Alla fine del XIX secolo un prete danese con la passione per la fotografia si mette in viaggio per l'isolatissima Islanda allo scopo di immortalarne su pellicola gli abitanti e di impiantare una piccola missione cristiana, costruendovi una chiesa.
Durante la traversata in mare si fa insegnare qualche parola di islandese e…
FESTIVAL DI CANNES 75 - UN CERTAIN REGARD
Al Certain Regard di Cannes 75, c’era molta attenzione per il film in costume Godland. Una sorta di “prova del nove” a carico del regista danese Hlynur Palmason , alla sua terza prova dopo i lodevoli Winter Brothers (2017) e A white, white day (2019), presentato alla Semaine de…
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Commenti (8) vedi tutti
Tipico film da festival del cinema. Occorre armarsi di tanta pazienza... e non si viene nemmeno ripagati.
commento di moviemanPolpettone semi documentaristico sull'Islanda, bei paesaggi, storielle e canzoncine del luogo, ma nulla di più.
commento di gruvierazGrandi paesaggi ,storia contemplativa,un piccolo gioiello da non perdere....dura piu' di due ore,ma affascina.
commento di ezioNon capisco tutte queste critiche di fronte a un simile gioiello. Film evocativo che ti penetra dentro, non solo con le magnifiche immagini dell'isola ma anche per i dilemmi e le scelte che si portano dentro i personaggi che, uno dopo l'altro, compaiono sullo schermo. Un'opera che non sarà facile archiviare come una delle tante.
commento di pierluesUn film sull'insuperabilità delle barriere culturali, e, soprattutto, sull’inconciliabilità tra il mondo istintuale e quello intellettuale. Attraverso il viaggio esplorativo di un prete si scende nell'abisso del fallimento di un percorso di Fede all’interno di un microcosmo selvaggio e nel cuore dell'uomo scisso al tempo stesso tra luce e tenebra.
commento di Antonio_MontefalconeTutto ok, ma sentiamo che manca qualcosa.
leggi la recensione completa di yumeQuella di Palmason è una originale e intrigante variazione sul topos del viaggio che cambia per sempre un uomo, ma stavolta non certamente in meglio.
leggi la recensione completa di port crosUn viaggio esplorativo in Islanda con intenti umanitari si trasforma in una sfida alla propria ambizione di uomo che muta un giovane prete in un arrogante uomo qualunque condizionato dai propri interessi materiali. Una conferma delle lodevoli capacità tecniche e narrative del regista islandese di A white, white day.
leggi la recensione completa di alan smithee