Regia di Nicolas Bedos vedi scheda film
Un giallo dal grande cast e dalle ambientazioni esclusive di una Costa Azzurra per soli vip, fanno da sfondo all'ultima fatica da regista del personaggio televisivo ed attore Nicolas Bedos. Più che la storia, il film, un po' lungo e ripetitivo, si fa notare per l'azzeccato cast in cui svetta e primeggia una capricciosa e a tratti esilarante Adjani.
FESTIVAL DI CANNES 75 - FUORI CONCORSO
Glamour e lusso sfrenato da Costa Azzurra sono il contesto scenico entro cui si svolge il doppio inganno che sta alla base dell’ultima fatica cinematografica del noto cineasta ed attore francese Nicolas Bedos dal titolo Mascarade, presentato al Festival di Cannes 75 tra gli eventi Fuori Concorso.
Adrien è un attraente ex ballerino che ha dovuto desistere con la promettente carriera a seguito di un incidente che gli ha compromesso una gamba.
Il ragazzo, pertanto, si ritrova costretto a mettere a frutto il fascino che lo contraddistingue, ammaliando un’ affascinante quanto capricciosa diva teatrale da tempo rimasta fuori dalle scene e ritiratasi a vivere nel lusso nella sua villa sulla costa nizzarda.
Quando però il ragazzo incrocia, proprio nella villa della diva, la bellissima Margot, ladra di professione ed assai abile, tra i due nasce un feeling che li catapulta ognuno verso l’altro.
Al suo quarto film da regista, il celebre ed irriverente divo televisivo ed attore Nicolas Bedos, dopo il successo di pubblico, ed in parte anche di critica ( soprattutto se si pensa a Belle Epoque, foriero di entusiasmi anche da noi all’uscita in sala) si cimenta in una spy-story dall’impianto processuale attraverso il quale viene ricostruita a ritroso la liaison che crea in Adrien e Margot la nuova coppia di lestofanti di classe.
Una coppia di irresistibili bellezze (come lo sono nella realtà Pierre Niney e la conturbante Marine Vacth), dotati entrambi del physique du role perfetto per ingannare i rispettivi ingenui personaggi del ceto alto, ammaliati ognuno dallo charme dei due giovani ed incastrati dalla freddezza con cui riescono a montare una vera e propria “mascarade”, ovvero un imbroglio dal quale i due ricconi ne usciranno defraudati ed ingannati.
Il film si avvantaggia di un buon ritmo e di un’ ambientazione glamour davvero ammaliante, come pure di un cast altisonante che include la diva per eccellenza ( Isabelle Adjani). Capricciosa ed isterica come la si dipinge anche nella vita reale, la diva è affiancata, nel comparto dei bidonati, dall’ingenuo imprenditore interpretato con efficacia da Francois Cluzet che lascia la comprensiva moglie (Emmanuelle Devos) per la nuova avventura, finendo presto per pentirsi.
Tuttavia, il film, che comprende nel cast anche Laura Morante (nel ruolo di una fondamentale pedina nel gioco al gatto e al topo in cui il film si dipana) si arrende ad una certa fiacchezza di fondo una volta esaurita la sorpresa offerta dal superbo cast e dalle intriganti scenografie ed ambientazioni di lusso di una Costa Azzurra per pochi eletti.
L’intrigo infatti si trasforma in nulla di più che un piccolo meccanismo piuttosto ripetitivo ove, al di là dell’esuberanza della Adjani, che ironizza anche un po’ sull’immagine da diva inavvicinabile (che emana dal vero sulla sua figura di attrice) ogni allusione alla commistione di ceti sociali diametralmente opposti, si riduce a singole macchiette a lungo andare un po’ ripetitive e sin troppo caricaturali.
Il tutto senza che alcuna parvenza di fascino possa mai trapelare da questo ceto privilegiato quanto ottuso degli arricchiti senza troppi meriti, ma anche senza gratificare i ladri belli e furbi di quel valore aggiunto che talvolta la figura del malfattore scaltro riesce a caricarsi addosso. Al cinema soprattutto.
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