Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film
Le buone stelle un film da vivere in modo empatico, altro grande film di un poeta sublime e realistico il regista : Hirokazu Kore'eda.
Le buone stelle Corea del Sud 2022: Un film delicatissimo che dobbiamo al consueto genio del rinomato regista giapponese Hirokazu Kore'eda, già autore in passato di affreschi realistici e vitali, vitamina per l’anima, dipinti con la mdp usata in modo particolare, con cura maniacale ad ogni dettaglio. Dura 130 minuti, ma volano in modo sublime e catartico, non sono belle persone i protagonisti, ma perdenti ed emarginati in una società in crisi di valori, tutti hanno un lato negativo, non esistono buoni e cattivi, ma persone deboli, che pur di raggiungere il loro obiettivo, che può essere un’adozione illegale sono disposti a tutto, anche a violare la legge. Le buone stelle- Broker è chiaramente incentrato sull’abbandono. Un regista che amo alla follia, come adoro il cinema intimistico di un altro grande cineasta nipponico Ozu ha girato in passato due film che me lo hanno fatto amare e “scegliere”, perché chi ama il cinema ha i suoi colpi di fulmine, come nella vita si sceglie di amare quella donna, piuttosto che l’altra, io ho scelto Hirokazu Kore'eda dopo aver visto con il cuore in mano “Un affare di famiglia”, meritata palma d’oro al festival di Cannes 2018 ed in precedenza Father & Son recuperato in dvd. Il film si fonda sulla dinamica familiare e descrive minuziosamente il funzionamento atipico di una famiglia improvvisata, che forma un legame autentico forte e granitico, che si compatta attraverso le azioni comuni, le difficoltà e le situazioni, arrivano a respirare insieme, di più di una famiglia come normalmente si intende. Un cast di attori splendidi, tra cui Song Kang-ho, già ammirato nel bellissimo “Snowpiercer” e qui premiato con la Palma d’oro a Cannes 2022. Girato praticamente tutto in esterni, il cosiddetto road movie, i protagonisti si spostano in continuazione su un camioncino, non sono stanziali, viaggiano alla ricerca di qualcosa, di un acquirente per il neonato rubato ed al contempo fuggono da qualcos’altro. Può sentirsi amato chi viene abbandonato in fasce in una baby boxe e quindi può avere il diritto all’amore. Questo è il tema centrale del film, la risposta a questo quesito è il significato del film . I protagonisti di questa pellicola sono lo specchio di quella che è diventata la nostra società, c’è stato un cambio generazionale e noi non ci siamo accorti di questo. Il film tocca altri temi universali come la surrogazione della maternità a pagamento, l’aborto, però lo fa in modo delicato e senza pregiudizio con una narrazione semplice ed intima con finissimo scavo psicologico tanto da riuscire a creare un legame con lo spettatore occasionale, si chiama empatia e non succede sempre qui si. Il finale lascia aperta la speranza, perché noi esseri umani con tutte le nostre debolezze e mancanze, perché siamo esseri imperfetti alla fine delle vicissitudini e delle difficoltà della nostra esistenza, troviamo un modo per andare avanti, perché esiste insito negli uomini il valore della tolleranza e del’altruismo. Le buone stelle non è solo una visione cinefila, ma anche la storia di chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare oltre a raggiungere la finalità di avere uno spazio in questo nostro mondo sempre più difficile , in questa società sempre più consumistica e commerciale, ma è l’unico che abbiamo e finché saremo vivi ci dovremo adeguare, perché non siamo noi e gli altri, ma gli altri e noi, meno egoismo ed egocentrismo che sono la medicina sbagliata in un corpo malato, ma che può guarire con il medicamento dell’amore e della pietà verso noi stessi, ma soprattutto verso gli altri, verso i più sofferenti, perché gli altri siamo noi. L’altra faccia della stessa medaglia voto 9
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