Natalino, un ex partigiano, risponde a dei giovani intervistatori. Alberto, suo vecchio compagno conosce un altro vecchio, colpito da paresi, in un ospizio. Le immagini del presente si mescolano a quelle del passato, i volti dei vecchi convivono con quelli di loro giovani e resistenti. Poi la rivelazione: il vecchio paralitico è in realtà il ferocissimo repubblichino che aveva torturato e massacrato i compagni di Natalino. Alberto va da Natalino: lo abbiamo trovato, dice, dobbiamo ucciderlo, anche dopo cinquant'anni.
Note
Gaglianone, uno dei migliori "cortisti" italiani, si muove da anni nei paraggi della Resistenza (anche attraverso il lavoro al Centro Gobetti). "I nostri anni" è fedelissimo alle sue origini: un corto circuito tra vecchi e giovani, passato e presente, montaggio e piano sequenza, corpi e voci, video e pellicola, fiction e documentario. Lo stordimento della prima parte, con la ricerca di un filo che leghi i lacerti del presente, assume nella seconda parte toni a tratti epici, a tratti buffi, e dà la complessità delle scelte e del passato che non passa, con la sola forza delle immagini. E il finale, con l'incedere dei due partigiani, può anche commuovere.
Tre storie (Oggi, un anziano ospite di un gerontocomio stringe amicizia con un vecchio paralitico, forse già incontrato, non si ricorda dove. Alcuni partigiani si muovono, durante la Seconda Guerra Mondiale, tra i boschi della Val Chiusella, nei dintorni di Ivrea. Oggi, un reduce è intervistato da una troupe di studenti impegnati in una tesi) che, a un certo punto, si congiungono… leggi tutto
L'esordio di un regista "militante" ma soprattutto bravo, come Gaglianone. Un racconto scheletrico, essenziale, sgranato, che prima di evidenziare i limiti di budget valorizza, invece, lo sguardo e la forza del suo Cinema. Un inizio che ricorda "Umberto D.", con questo anziano taciturno che si reca malvolentieri, da solo, all'ospizio, un filo di tristezza, un bianco e nero pesante come una…
Nel celebrare la Festa della Liberazione dall'oppressione del nazifascismo, quest'anno ripercorro alcuni momenti della storia del cinema italiano.
La lista che troverete non ha la presunzione di essere esaustiva, ma…
Tre storie (Oggi, un anziano ospite di un gerontocomio stringe amicizia con un vecchio paralitico, forse già incontrato, non si ricorda dove. Alcuni partigiani si muovono, durante la Seconda Guerra Mondiale, tra i boschi della Val Chiusella, nei dintorni di Ivrea. Oggi, un reduce è intervistato da una troupe di studenti impegnati in una tesi) che, a un certo punto, si congiungono…
Esordio per Guaglianone, un'idea non facile da perseguire, ma che arriva per strade diverse, e visto il tema non era facile distinguersi, il regista ci riesce con uno stile tutto suo che va al nostro cuore riuscendo a farci anche sorridere in un tema drammatico come questo, ma che gli anni sono riusciti ma a sfrondare nella maniera giusta, senza nulla togliere ai fatti drammatici che sono…
Per me è un film geniale. Narra la vecchiaia di 2 partigiani i cui ricordi si sono fermati 50 anni prima quando durante la guerra persero un'amico.La storia (vera) è rievocata con vari flash-back girati in bianco e nero. La cinepresa é l'occhio del partigiano che da dietro un albero scorge l'amico che viene massacrato dai fascisti.
I flash back e le scene di quotidianità dantro ad un…
Natalino, un ex partigiano, risponde a dei giovani intervistatori. Alberto, suo vecchio compagno, conosce un altro vecchio, colpito da paresi, in un ospizio. Le immagini del presente si mescolano a quelle del passato, i volti dei vecchi convivono con quelli di loro giovani e resistenti. Poi, la rivelazione: il vecchio paralitico è in realtà il ferocissimo repubblichino che aveva torturato e…
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