Maurizio Panseri e Marco Cardullo, alpinisti e ciclisti, decidono di ripercorrere l'itinerario che nel 1952 portò Hermann Buhl, in bicicletta, in un fine settimana, da Innsbruck alla parete nord-est del Pizzo Badile, scalato in prima solitaria attraverso la via Cassin, in circa quattro ore.
L'omaggio al celebre alpinista austriaco, divenuto famoso per le molte ascese compiute in seguito, si trasforma lungo il percorso in un racconto corale grazie ai molti incontri che i due alpinisti fanno con persone legate dalla passione per il Pizzo Badile, montagna che ha ospitato momenti cruciali dell'alpinismo moderno
“La bicicletta e il Badile” non cede alla retorica di raccontare un’impresa umana eroica, ma restituisce l’umano come categoria porosa e in divenire aperta a mescolamenti, negoziazioni, in continua mutazione e co-evoluzione con altre forme di esistenza. (Carmen Pellegrinelli)
Riporto un commento ricevuto da una collega, Carmen Pellegrinelli, PhD Research Fellow in Social Sciences presso Lapin yliopisto I University of Lapland (Finlandia), regista e attrice, che ha avuto la possibilità di assistere a una proiezione pilota:
«Umano, post-umano: note sul film “La bicicletta e il Badile”
Il sociologo francese Bruno Latour afferma… leggi tutto
Una collezione di personaggi a volte emozionanti, a volte surreali, a volte divertenti, a volte in preda al proprio ego sportivo, si alternano in questo racconto di una grande montagna, il Badile, e di un viaggio straordinario, quello di Hermann Buhl - che raggiunse la parete in bicicletta, da lavoratore. Il viaggio è ripercorso e seguito oggi da un alpinista e dal regista, che nel…
Tanti film elencati ma la verità è che nelle sale troverete praticamente solo i film di settimana scorsa, o quasi. Tolti infatti i titoli evento che erano usciti nei primi giorni della settimana, fatta la…
Riporto un commento ricevuto da una collega, Carmen Pellegrinelli, PhD Research Fellow in Social Sciences presso Lapin yliopisto I University of Lapland (Finlandia), regista e attrice, che ha avuto la possibilità di assistere a una proiezione pilota:
«Umano, post-umano: note sul film “La bicicletta e il Badile”
Il sociologo francese Bruno Latour afferma…
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“La bicicletta e il Badile” non cede alla retorica di raccontare un’impresa umana eroica, ma restituisce l’umano come categoria porosa e in divenire aperta a mescolamenti, negoziazioni, in continua mutazione e co-evoluzione con altre forme di esistenza. (Carmen Pellegrinelli)
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