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Sin Eater

Regia di Carmelo Chimera vedi scheda film

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La recensione su Sin Eater

di undying
5 stelle

Horror psicologico a sfondo religioso, non privo di adeguato approfondimento sul fenomeno, sempre attuale, del fanatismo "settario" verso questa o quella divinità.


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A seguito di un terribile incidente d'auto, Christine (Jessie Nerud) resta invalida. Dopo la convalescenza ha ripreso i sensi nella città di Gideon, scoprendo con orrore che in conseguenza delle cure mediche ora è costretta a tenere la mascella chiusa. Sta con un agente di polizia, lo sceriffo Isaac (Danny Bohnen), l'uomo che l'ha trovata in fin di vita. Isaac tenta di prendersene cura, ospitandola a casa sua. Incapace di parlare, Christine è costretta ad utilizzare un dispositivo elettronico con il quale comunicare. In occasione di una cena, incontra il padre di Isaac e il ministro della città, Abraham (Scott Moore). Strani discorsi religiosi finiscono per suggestionare la sua fantasia, tanto che inizia ad avere ripetuti incubi, protagonista dei quali è padre Dunn (Bill Moseley), intento ad eseguire bizzarri rituali. Christine non immagina che si tratta di sogni premonitori, destinati a rivelare una realtà folle, popolata da fanatici religiosi pronti ad eseguire persino sanguinosi sacrifici umani.

 

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Sin eater: Jessie Nerud

 

L'esordio in regia di Carmelo Chimera, anche autore del soggetto e coinvolto come produttore, non si distingue particolarmente dalla media degli ultimi low budget realizzati, sempre più freneticamente, negli USA. Per l'occasione, Chimera decide di trattare il tema del fanatismo religioso, tirando in ballo una divinità di nome Azazel alla quale, i discendenti americani degli sterminatori delle popolazioni indigene locali, offrono sacrifici umani per ottenere benefici a vantaggio dell'intera comunità. Tramite apposita cerimonia a sfondo cannibale (mai chiaramente 

espressa sullo schermo), la vittima sacrificale di turno con il suo tormento, seguito dalla inevitabile morte, libera dal peccato tutti gli appartenenti alla congregazione religiosa. Tale cerimonia, dedicata al demone noto anche come "mangiatore di peccati" (da cui il titolo: Sin eater), a suo modo viene accostata, nello svolgersi di un significativo dialogo presente nel film, al rito cattolico dell'eucarestia, durante il quale - cibandosi simbolicamente con il corpo e il sangue di Cristo - ogni fedele mette in atto un ipotetico rito antropofago. 

 

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Sin eater: Bill Moseley

 

Sin eater indaga in profondità sulle origini che stanno alla base di molte sette (compresa la più grande di tutte, quella cattolica), fondate su argomentazioni prive di solide verità, istituite e regolamentate sfruttando la superstizione, la credulità e l'irrazionale fideismo dell'essere umano: tutti elementi che hanno in comune una funzione catartica per quanto illusoria, ossia soddisfare le necessità dei fedeli, convinti di trovare nell'applicazione dei precetti religiosi la soluzione ai problemi quotidiani (crisi economiche, malattie e carestie). Lento ma non banale, questo horror psicologico può contare sulla sofferta interpretazione della bravissima Jessie Nerud, costretta a recitare con un terribile apparecchio in bocca per tutta la durata del film. Discreto anche il contributo dell'italiano Alberto Bellavia, autore della colonna sonora. Marginale invece, come sempre, la partecipazione di Bill Moseley nella breve apparizione di uno strano prete che, recitando preghiere in latino, agisce solo negli incubi della protagonista. Effetti speciali limitati ai dieci minuti conclusivi, quasi irrilevanti in una storia che procede solo per suggestioni.

 

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Sin eater: Jessie Nerud

 

"Abbiamo religione a sufficienza per odiarci, ma non abbastanza per amarci l'un l'altro."

(Jonathan Swift)

 

Trailer 

 

F.P  07/05/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 85'28") / Data del rilascio USA (streaming): 15/03/2022

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