Regia di Mervyn Le Roy vedi scheda film
Uno spot in techinicolor di due ore e passa sull'FBI.Adoro James Stewart e mi piacciono molto anche alcuni film di Melvyn Le Roy,un professional hollywoodiano al di sopra di qualsiasi sospetto.Però questo film è letteralmente irricevibile.E'uno spot mascherato da carriera di un agente FBI in cui i vari casi vengono trattati a compartimenti stagni,un film talmente pregno di tronfia retorica che riesce quasi ad irritare.L'FBI è rappresentata come un organizzazione patriottica che ha permesso la conservazione della libertà degli americani,che ha catturato un sacco di criminali e che ha impedito la perpetrazione di molti crimini.I vari episodi trattano anche di criminali che per usare un eufemismo sono piuttosto famosi(per non dire famigerati come Dillinger o altri gangsters).Il tutto con una superficialità dovuta essenzialmente al poco spazio che necessariamente queste varie vicende trattate devono avere.L'unica cosa che mi ha colpito è l'alone di mistero che circonda,anche nel film,la figura di Edgar Hoover,il gran capo dell'FBI che nel film appare quasi come un 'entità metafisica,senza volto,che tutto conosce e tutto controlla ma le cui fattezze sono perlopiù ignote a tutti.Il film è realizzato con professionismo ammirevole ma a me la pubblicità annoia dopo pochi minuti,figuriamoci due ore e passa di pubblicità ininterrotta....
un infortunio ben pagato
rassicurante come sempre
degna spalla
non male
ok
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