Da secoli marinai e mostri marini si contendono il predominio sui mari. In particolare sul viscido capo del leggendario mostro marino Furia Rossa pende una taglia stratosferica e la responsabilità della guercitudine dell'altrettanto leggendario capitano Crow, padre putativo dell'eroe della storia Jacob. Quest'ultimo, durante una guerriglia sfrenata col mostro, conoscerà la piccola e impavida Maisie Brumble, e ribalterà completamente la sua visione su chi siano i veri mostri.
Un film d'animazione a produzione Netflix e Sony che rivaleggia con lo Studio Ghibli (attualmente - e giustamente - riproposto nelle sale), la Pixar e la DreamWorks. Williams, il regista, è del resto una vecchia volpe con formazione disneyana (sceneggiatore di Mulan di Oceania), che si è messo in proprio. Il film è molto originale e contemporaneo, non tanto per gli argomenti stevensoniani e melvilliani ma piuttosto per come li filtra alla luce dell'attuale ondata revisionista. Oggi si rivede tutto, perché non pure i mostri marini?
Il film è pedagogico (daje piccoli!) e dosato con la giusta ironia (coraggio adulti). La grafica - che miscela realismo e caricatura - è straordinaria, il sound design avviluppante e curatissimo.
Maisy, la piccola protagonista, è tollerabilmente simpatica, poi però, sul finale, purtroppo gretathunbergheggia.
Eccezionale per verve il doppiaggio con Santamaria e un irriconoscibile ...vabbè scopritevelo da soli.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta