Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
Ennesimo gran bel film, per il Maestro.
Merita di vederlo al cinema. Ennesimo bel film del Maestro Miyazaki, ce ne sarebbero molte da dire e un po’ dappertutto molti ne stanno scrivendo tanto. Allora io darò i miei 2 cent, mettendo in luce alcuni aspetti. Il primo, questo film è molto malinconico. Forse il più malinconico in assoluto, di Miyazaki. Come molti altri dell’autore, è ben poco tradizionale, per un film a cartoni animati, almeno per noi occidentali. Manca l’eroe in cui ci immedesima, manca anche il cattivo; come capita spesso, poi, nei film di Miyazaki, alcuni personaggi sono a volte repulsivi, ma amichevoli (a modo loro), o paciocconi, ma cattivelli. Oppure, lo stesso personaggio, nel proseguo, passa da atteggiamenti ostili ad altri amichevoli. Sono film che insomma vanno visti con attenzione, per vedere cosa accade, perché molto spesso non è prevedibile cosa possa succedere, al protagonista ma anche agli altri personaggi.
Il film è ovviamente, dopo averlo visto, una elaborazione del lutto e un processo di crescita, questo è palese. E’ pieno di citazioni, alcune facilmente riconoscibili, altre non così immediate, chissà quanti ora stanno facendo elenchi infiniti, al riguardo. Mi sembrato ovvio ad esempio il rimando al pittore Bocklin, a un suo celebre quadro (L’isola dei morti), quando il protagonista del cartone animato arriva alla grande porta dorata. Citazioni, autocitazioni (cioè citazioni da altri lavori di Miyazaki) e autobiografia, in quanto tutta la storia simboleggerebbe, forse, la vita del Maestro.
Al di là del pippone sopra esposto, è bello? Direi, non il più bello, ma un gran bel film, a cui darò 8. Il titolo internazionale è giusto, l’originale era però E voi, come vivrete? che forse era più giusto ancora (ma forse era poco spendibile fuori dal Giappone). Osannato da critica e pubblico, sta andando a bomba, tanto da costringere i gestori ad usare le sale più ampie e gli spettatori a prenotare, per avere certezza del posto. Bene così. Ultimo, guardatevi le scene col vento. Nessuno, mai, dipinge così bene le scene col vento: sono le più belle del film.
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