Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
Una narrazione da sogno per un film da favola che parla dell'accettazione!
Ho visto il film il primo Gennaio 2024 e mi ha colpito, come mi colpiscono tutti quelli di Miyazaki. La narrazione è molto particolare per il nostro modo solito di seguire le cose, fatta di diversi salti temporali. La storia inizia con alcune cose realistiche, anzi vere, visto che prese dai ricordi del Maestro dell'Animazione, per poi iniziare ad introdurre il Fantastico. Fin quando il protagonista non varcherà la Soglia e si ritroverà in un mondo (ed in una narrazione) da sogno (ed a volte da incubo). Tutta la storia verte sul fatto che Mohito (spero di averlo scritto giusto) non accetta la "donna che piace a papà" come sua nuova madre e tutto ruota intorno al suo volere di accettarla come tale, anche se non ci riesce. Molto particolare il fatto che il ragazzo si creda malvagio per questo e che vuole salvare la "donna che piace a papà" perché vuole bene a suo padre e non vuole che sia triste. Non racconto come si evolve la questione per ovvi motivi ma la narrazione lascia sempre col fiato sospeso.
Il finale ha una scenetta di tipo mezzo secondo per far vedere una cosa, quindi non distraetevi all'ultimo.
Unica pecca: non ho capito che voleva l'Airone: attira in trappola Mohito per poi fare... cosa? Perché quello che succede dopo, non è volontà dell'Airone! E poi... prima lo minaccia, poi lo accompagna, poi l'aiuta, poi lo perrupa, poi lo guida, poi lo lascia solo e poi torna ad aiutarlo, senza che niente sia cambiato... non riesco proprio a capirlo.
L'Airone è un personaggio che può fare paura, almeno all'inizio, ed è costruito apposta per essere così, ma a me hanno colpito di più i parrocchetti: coloratissimi, paciocconi e... pericolosissimi!
Un film da vedere con un po' di attenzione perché (Airone a parte) tutte le file si concludono ma la narrazione è da sogno e quindi bisogna prestare attenzione.
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