Beth, tecnico del suono, scopre di essere incinta e decide di andare a trovare sua sorella Ellie, la quale, nel frattempo, è stata abbandonata dal marito con tre figli. Nel palazzo di Ellie una scossa di terremoto improvvisa crea una voragine, che fa scoprire a uno dei suoi figli l'esistenza di un libro segreto. Purtroppo il ragazzetto non si fa gli affari suoi e vede bene di portare il libro in casa.
Purtroppo per tutti quel libro è il Necronomicon, il libro dei morti.
Che dire di questo quinto capitolo in ordine cronologico della saga de La casa? Nonostante la critica lo abbia trattato bene, sicuramente meglio dell'osceno reboot di Fede Álvarez del 2013, da fan di Raimi, che qui produce con Bruce Campbell, ci sentiamo di dire un flebile benino ma non un pieno bene. La trama è esile, tutto girato in un appartamento, si aggrappa interamente al jumpscare e agli effetti sonori, affidando tutta la trama a un microsolco che sa di spiegone posticcio già sentito. Gli attori sono credibili, sia Alyssa Sutherland che Lily Sullivan dànno una buona prova di recitazione, e anche i più giovani riescono a non essere antipatici. Però dopo l'inizio veramente al fulmicotone, il resto è tutto un po' in discesa.
Nihil sub sole novi, e questo per un prodotto di Raimi è abbastanza grave, visto che con la serie Ash vs Evil Dead sembravano tornate le idee. Altro errore imperdonabile è l'assenza quasi totale dell'ironia sarcastica che impreziosiva i primi film, che restano inarrivabili. E gli effetti digitali fanno rimpiangere quelli analogici di Vern Hyde dell'87.
Ottimo il lavoro del doppiaggio italiano.
Occasione mancata.
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