Regia di Lee Cronin vedi scheda film
Quanto a contenuti non ci troviamo di fronte a nulla di nuovo, sia chiaro, ma la svolta della (mono)location metropolitana e gli effetti di ombra-luce fortemente atmosferici sono un bel contrassegno narrativo. Cronin, fra le altre cose, cita amorevolmente Kubrick e Romero, piazza davanti l’imponenza maschile un femminismo assoluto e rievoca situazioni della saga con un grande gusto figurativo. Splatter torrenziale.
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