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La Casa - Il risveglio del Male

Regia di Lee Cronin vedi scheda film

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La recensione su La Casa - Il risveglio del Male

di imperiormax89
6 stelle

Come proseguire perlomeno dignitosamente una saga quarantennale.

Dopo la visione posso dire che per me la saga della Casa, iniziata e sempre prodotta da Sam Raimi, non è mai stata deprecabile. La prima trilogia è un caposaldo dell’horror slasher sulle possessioni demoniache e l’home invasion dove si creavano tensioni e paure, ma sempre con sottile ironia che andando avanti si è sempre più ispessita; fino a poi buttarla di fuori nel cartoonesco e fantasy avventuroso.
Completamente sparita invece nel remake di Fede Alvarez, ma sempre di buon livello, anche perché ne aveva di cose da dire.
Con la serie Ash vs Evil Dead si è ritornati alla grande nei ranghi della trilogia con Bruce Campbell.
Quest’altro film invece vorrei dire che è inferiore a tutto il resto venuto prima, ma comunque promosso.
 
Per cominciare la storia è semplicissima. Dopo un terremoto in un vecchio palazzo, un gruppo di ragazzi, fratello e due sorelle, trovano nel caveau sotterraneo antecedente uno dei tre volumi del Necronomicon e dei vinili. Il fratello mette su uno di questi vinili, accidentalmente viene recitato il rituale e la loro madre verrà posseduta da uno spirito maligno. Da lì in poi saranno galloni di sangue e splatter a non finire all’interno di un appartamento. Una loro zia in visita cercherà di far sopravvivere la sua famiglia.
La regia è da mestierante, ma in alcuni punti riesce ad omaggiare bene Raimi e i primi film, almeno tre sequenze memorabili ed impressionanti ci sono. Ha dalla sua che alcuni omicidi e scene violente riescono a strappare dei sorrisi, un po’ come quando vedevamo Freddy vs Jason o Hostel per intenderci. Anche perché ci sono delle trovate narrative che quando tornano riescono abbastanza ad entusiasmare.
L’atmosfera notturna e scura fa’ la sua parte nel creare tensione, gli attori se la cavano bene, in particolare Alyssa Sutherland e Lily Sullivan, tanto fighe quanto sanguinarie.
Il tema della famiglia e della maternità è poco più che abbozzato, ma più che sufficiente per creare una storia. Inoltre un particolare ben evidente fa’ intendere che abbiamo di fronte uno spin-off della saga e che tranquillamente se ne farà un seguito.
 
Quello che più mi lascia fin troppo perplesso sono l’intro, ma soprattutto gli ultimi minuti del film.
Non sono girati male, anzi sono degli ottimi biglietti da visita, ma a ragion di logica sono delle lungaggini e pure belle forzate.
Si poteva osare un po’ di più, ma col mainstream purtroppo si deve battere cassa anziché il cuore.
Consigliato.
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