Regia di Lee Cronin vedi scheda film
Riuscito omaggio, con una trama a suo modo originale e molto differente dal modello principale, che si pone sul buon livello del remake diretto da Álvarez nel 2013 e dell'altrettanto riuscita serie televisiva.
Los Angeles. In un condomino destinato alla demolizione vive Ellie (Alyssa Sutherland), moglie separata con tre figli a carico: la più giovane Kassie (Nell Fisher), Danny (Morgan Davies) e la maggiore Bridget (Gabrielle Echols). L'edificio in origine ospitava una banca e quando Ellie riceve in visita la sorella Beth (Lily Sullivan), un violento terremoto procura un'apertura nel pavimento del garage che dà accesso a un caveau sotterraneo. Al suo interno Danny scopre una vecchia cassetta di sicurezza, contenente alcuni dischi fonografici a 78 giri in gommalacca e uno stranissimo libro, dal titolo "Naturam Demonto". Incuriosito dal materiale, decide di ascoltare le registrazioni senza immaginare che il contenuto è costituito da una traccia sonora che ripete una formula antica, capace di evocare una forza maligna e demoniaca. A farne le spese sarà proprio Ellie, immediatamente posseduta da un'entità malvagia e aggressiva.
"Questo male non è governato dalle leggi dell'uomo. No, trae il suo godimento dal terrore che suscita scatenando il caos più totale."
Il secondo lungometraggio di Lee Cronin si pone agli antipodi rispetto al più intimista e suggerito Hole - L'abisso (2019), precedente horror dalle atmosfere inquietanti, pur se privo di eccessi, con al centro un contrastato rapporto madre/figlio. Restando sempre in ambito di relazioni familiari questa volta il regista, anche autore della sceneggiatura, sceglie un approccio più viscerale cercando di omaggiare un franchise di successo, quello del ciclo "Evil Dead" inaugurato da Sam Raimi (qui coinvolto nel ruolo di produttore) nell'ormai lontano 1982. Un'operazione rischiosa, dato l'alone di culto (un tantino eccessivo a dire il vero) che ruota, in particolare, attorno ai primi due capitoli della serie. Un incipit suggestivo e dal ritmo forsennato riporta egregiamente sullo schermo i virtuosismi tecnici a cui il buon Raimi degli esordi ci aveva abituato: soggettive vertiginose, accelerazioni della macchina da presa, trasformazioni mostruose in una casa sperduta nel bosco sembrano riportarci indietro nel passato, esattamente nella stessa location de La casa (1982). Poi arrivano i titoli di testa, il racconto retrocede di un giorno e il ritmo rallenta per introdurre un complicato intreccio familiare composto da due sorelle - l'una single per forza, l'altra per scelta - molto diverse. La più insicura Beth, dopo essere rimasta incinta, intende chiedere consiglio ad Ellie sull'ipotesi di proseguire o meno la gravidanza, ragion per cui decide, dopo molto tempo, di passare a trovarla. La sottotrama de La casa - Il risveglio del Male ha ambizioni alte, affronta il tema dell'emancipazione femminile e cerca di spostare l'attenzione su una madre tradita dal coniuge: il marito, dopo averla abbandonata, ritiene di essersi sdebitato per aver contratto un matrimonio fallimentare e di poter accudire i figli in comoda e irresponsabile versione da "adozione a distanza", versando un assegno di mantenimento. Siamo dunque di fronte a un horror, un potente e ben realizzato horror come poi si potrà appurare a partire dal secondo tempo, ma Cronin allarga il tiro e introduce elementi estranei al genere e del tutto assenti nel modello ispiratore. Riuscire oggi, in un panorama cinematografico "fantastico" a dir poco spento e convenzionale, a riportare sul grande schermo un insieme di scene gore e splatter di tale livello è già fonte di apprezzamento: esempio di utile, indispensabile, colpo basso al mainstream, con inatteso recupero dell'exploitation più pura che riesce a farci dimenticare, senza rimorso, l'invasione di horror/non-horror d'autore prodotti a ritmo frenetico negli ultimi anni. Anzi, riesce persino a essere semplice, più comprensibile, nella dinamica narrativa "seria e impegnata" del tema sociale trattato in sottofondo. Ben interpretato, con effetti speciali realistici e impressionanti, diretto in stato di grazia, La casa - Il risveglio del Male si distingue nella media delle ultime produzioni di genere, riuscendo ad essere un credibile e originale proseguimento della saga, interessante e riuscito non meno del remake diretto da Fede Álvarez nel 2013.
Un successo al Box Office
La casa - Il risveglio del Male ha letteralmente sbancato i botteghini, quantomeno sorprendendo piacevolmente gli stessi produttori, dato che in un primo momento la distribuzione aveva optato per il rilascio su una piattaforma di streaming. In Italia il film non si è particolarmente distinto, a livello internazionale ha invece ottenuto un risultato decisamente vincente. A fronte di un budget che ruota attorno a 12.000.000 di dollari, in meno di un mese dalla data del rilascio ha incassato undici (!) volte tanto, ovvero una cifra che supera i 131.680.000, confermando che il pubblico di riferimento, principalmente giovanile, apprezza e stima opere (ben) girate nel pieno rispetto del genere e, soprattutto, ancora desidera frequentare le sale cinematografiche. Quando, e questo è il caso, ne vale davvero la pena.
"Ognuno di noi possiede qualcuno, e al tempo stesso è posseduto da qualcun altro."
(Chuck Palahniuk)
F.P. 16/05/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 96'25")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta