Regia di Paolo Geremei vedi scheda film
Don Donato torna al suo paesino del Trentino per recuperare una somma di denaro che, però, scopre essere già stata spesa. Dalla sua partenza il paese è parecchio cambiato: un imprenditore senza scrupoli vi ha disseminato sale bingo e casinò, e non manca anche un giro di escort...
Tutto ebbe inizio ai primi del 2019, con don Dino (Maurizio Battista) e don Donato (Enzo Salvi): erano i protagonisti di Din Don – Una parrocchia in due, diretto da Claudio Norza per il piccolo schermo, sponda Mediaset. Prodottino a basso budget ma dalla discreta riuscita, entro la fine di quello stesso anno riuscì a dar vita a un seguito intitolato con poca fantasia Din Don – Il ritorno, trasmesso su Italia 1 nel periodo delle feste per la regia, questa volta, di Paolo Geremei. Sarà quest'ultimo da qui in avanti a occuparsi della macchina da presa per i futuri capitoli della serie; mentre Battista la abbandonerà prematuramente già dal secondo capitolo (e difficilmente tornerà: il suo personaggio è morto), togliendo completamente qualsiasi senso al titolo dell'intera saga. Ma pazienza, perché in fin dei conti qui non serve più di tanta logica, basta un po' di mestiere, una trama barcollante, due risate facili e una manciata di buoni sentimenti da spargere nell'arco di un'ora e mezza: e questa è la ricetta valida anche per il quarto episodio di questa serie, vale a dire Il paese dei balocchi. Qui oltre a Salvi si riaffacciano Maurizio Mattioli, Marco Milano, Emy Bergamo e Andrea Dianetti, mentre tra le new entries del cast ci sono Ernesto Mahieux, Gianfranco Butinar e Valeria Graci. Sceneggiatura dei soliti Bruno Frustaci e Luca Biglione. La confezione è approssimativa e pazienza così; l'intrattenimento è modesto, ma pare di capire che al pubblico tanto basti. Se Il paese dei balocchi esce per Pasqua 2022, a Natale di quello stesso anno approda sul piccolo schermi il quinto capitolo: Din Don – Bianco Natale. 2/10.
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