Regia di John Woo vedi scheda film
È il solo film che ho visto di John Woo, dunque ne scrivo un po' da "profano". Si tratta di un affresco melodrammatico sull'amicizia virile che ha per sfondo la guerra del Vietnam e rimanda continuamente alla trama e allo stile registico del Cimino di "The deer hunter". Uno degli elementi di maggiore spicco nella riuscita complessiva dell'opera è la bravura di Woo nella direzione di elaborate sequenze di cinema "action", coreografate con uno stile che appartiene solo a lui e che si è un po' annacquato nei successivi film realizzati ad Hollywood. Per quanto riguarda il corpo del racconto, è indubbiamente avvincente, ricco di emozioni ma non privo di squilibri, di scelte discutibili ed effetti troppo cruenti che a tratti danno un'impressione di essere gratuiti, che a dire il vero io avevo ravvisato già nel film di Cimino. L'omaggio macabro a "Voglio la testa di Garcia" di Peckinpah nella parte finale l'ho trovato un po' fine a se stesso. Nel cast ho apprezzato ancora una volta il talento di Tony Leung Chiu-wai, davvero uno dei migliori attori e dei pochi divi internazionali del cinema cinese e hongkonghese, dalla presenza magnetica e dalla convincente recitazione. Sulla base di questo film, direi che Woo non si candida a diventare uno dei miei registi orientali preferiti del panorama contemporaneo come Wong Kar-wai o Hou Hsiao Hsien o Zhang Yimou... ma il film ha comunque un'estetica e dei contenuti di livello più che buono.
Voto 8/10
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