Regia di John Woo vedi scheda film
la visione del lungo film di woo è stata un pò travagliata. l'ho dovuto sezionare in due serate e la seconda serata in più momenti,causa altri impegni di registrazione.
dico subito che bisognerebbe impedire a compagnie di doppiaggio di doppiare in modo così obbrobrioso i film orientali. considerati come veri e propri scarti di fine stagione. il loro è un modo di recitazione molto a sè. anche il genere di film implica(forse) un modo di recitare iper teatrale, fatto di gesti molto marcati e forti quasi che si debbano vedere anche da lontano.
anche la loro lingua porta a protrarre le vocali e quindi a fare certe espressioni, versi o smorfie.
doppiarli e oltretutto male è veramente un affronto(finché non si arriva a IN THE MOOD FOR LOVE...).
la sceneggiatura è semplice se non ingenua, così come del resto i dialoghi e la maggior parte della recitazione. alcuni momenti sono addirittura imbarazzanti sottolineati poi da quella colonna sonora fatta di tastiere insopportabili.
però poi fortunatamente arrivano le sparatorie che non sono rocambolesche come nei suoi film di maggior successo.
qui poi c'è l'ambientazione forse un pò inusuale... un vietnam da cartolina che fa sorridere per l'incredibile ingenuità.
poi comunque per fortuna c'è tony leung (qui provvista di pettinatura con onda sperversa simil veronica lake)e ti ritrovi a corrucciare le sopracciglia improvvisamente a disagio nella scena in cui i vietcong costringono alcuni prigionieri a sparare ad altri solo per il loro bieco e perverso divertimento, chiedendoti se è cominciato un altro film o cosa.
anche se il tema dell'amicizia era più vero nel coreano FRIEND(ma i tempi comunque son cambiati e con essi magari anche lo standard di recitazione)anche qui è molto forte, ma ciò che s'imprime più di ogni altra cosa rimane la battaglia finale tra amici, perchè comunque i conti bisogna pagarli e il retto tony è tornato a presentarli.
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