Con i suoi capelli impomatati e i suoi abiti a tre pezzi, il signor Raab è un affidabile progettista tecnico. Va d'accordo con i colleghi anche se il suo capo lo vorrebbe più propositivo. È un marito rispettoso, sposato a un'arrampicatrice sociale che lo spinge a cercare una promozione ma con la quale condivide anche momenti dolci, ed è un padre premuroso. Apparentemente, non c'è una vera ragione per la quale il signor Rabb dovrebbe andare fuori di testa. Eppure, dentro di lui, a un certo punto scatta qualcosa.
Primo film a colori di Fassbinder (codiretto insieme a Michael Fengler), "Warum läuft Herr R. Amok?" è un horror mascherato da documentario. L'assoluta impersonalità con la quale la cinepresa fotografa le squallide e ordinarie situazioni della vita di tutti i giorni di un impiegato qualificato (un disegnatore tecnico) quale il signor Raab (Kurt Raab) rappresenta al tempo stesso uno dei… leggi tutto
Siamo sicuri che Fassbinder non dica perché il signor R. è diventato matto? Qualcuno aveva addirittura tradotto il titolo "Perché il signor R. è colto da improvvisa follia?", anche se la follia del progettista Kurt Raab è tutt'altro che improvvisa. A me sembra che RWF a suo modo risponda eccome alla domanda del titolo, accumulando una serie di particolari, dai… leggi tutto
Questo fondamentalmente non-antipatico signor R. (definirlo simpatico è un po' eccessivo) vive una non-vita di relazioni superficiali (non-relazioni) che a tutti gli effetti non manda giù senza rammarico (o non-piacere, se si preferisce). La morte è la sua scelta per sfuggire da tanto sfacelo (meglio: da tanto non-appagamento, tanta non-passione, tanta non-soddisfazione) e realizza il… leggi tutto
In questa lista ho elencato i film che per me hanno avuto una particolare importanza. Che mi riportano col pensiero a qualche periodo lontano o vicino della mia vita. Che parlano anche un po' di me. Sono i…
Nella sterminata filmografia di Rainer Werner Fassbinder (sterminata e caotica, multidimensionale, inopinatamente concentrata, come se il regista avesse piena coscienza di dover bruciare ogni tappa, prima di annientare se stesso), Perchè il signor R. è diventato matto? rappresenta una macchia apparentemente grigiastra, in realtà fortemente colorata e virata verso…
Può una vita del tutto ordinaria condurre alla pazzia? È questa la domanda implicita che scaturisce dalla visione di Perché il Signor R. è diventato matto?, lungometraggio del 1970 firmato da Rainer Werner Fassbinder. La storia riguarda il signor Raab, un disegnatore tecnico che conduce un’esistenza come tante. Le giornate consumate dentro un ufficio silenzioso,…
Siamo sicuri che Fassbinder non dica perché il signor R. è diventato matto? Qualcuno aveva addirittura tradotto il titolo "Perché il signor R. è colto da improvvisa follia?", anche se la follia del progettista Kurt Raab è tutt'altro che improvvisa. A me sembra che RWF a suo modo risponda eccome alla domanda del titolo, accumulando una serie di particolari, dai…
Rappresentazione di una fetta di vita del Sig. R. (un qualsiasi Sig. Raab), di professione progettista tecnico, il quale sembra condurre una vita ordinaria.
Ma, sotto l’apparente immagine di quotidianità, risaltano già (siamo agli inizi degli anni ’70) i problemi e i conflitti che attanagliano le società contemporanee: la difficoltà a mantenere un…
Questo fondamentalmente non-antipatico signor R. (definirlo simpatico è un po' eccessivo) vive una non-vita di relazioni superficiali (non-relazioni) che a tutti gli effetti non manda giù senza rammarico (o non-piacere, se si preferisce). La morte è la sua scelta per sfuggire da tanto sfacelo (meglio: da tanto non-appagamento, tanta non-passione, tanta non-soddisfazione) e realizza il…
Primo film a colori di Fassbinder (codiretto insieme a Michael Fengler), "Warum läuft Herr R. Amok?" è un horror mascherato da documentario. L'assoluta impersonalità con la quale la cinepresa fotografa le squallide e ordinarie situazioni della vita di tutti i giorni di un impiegato qualificato (un disegnatore tecnico) quale il signor Raab (Kurt Raab) rappresenta al tempo stesso uno dei…
Radiografia di impianto semidocumentaristico della vita incolore e anemica di un professionista: buoni intenti limitati da dialoghi a volte troppo prolissi. Sarebbe stato molto meglio con una mezz'ora in meno, senza toccare però l'ultimo folle quarto d'ora, che riscatta la sufficienza. 5 1/2
Ottimo nel descrivere la quotidianità e la mentalità borghese, la sua monotonia(di coppia) le sue (rel)azioni.
Forse peco motivato il gesto finale di Raab anche se la motivazione potrebbe trovarsi proprio in tutto quello descritto e minuziosamente ripreso nel film o nella sua assenza, volutamente nascosto dietro l'apparente insensatezza del gesto.
Diretto in maniera insolita e originale, con…
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