Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Un triangolo glaciale, una storia di delinquenti senza dignità, un meccanismo impietoso: morte e amore non si distinguono, domina il conflitto di potere anche in ambito affettivo, che a sua volta è solo lontanamente intuibile. Stile glaciale di ampie inquadrature, carrellate orizzontali o stralunate, fotografia dai bianchi accecanti che quasi inglobano gli stessi neri, silenzi, dialoghi essenziali, musiche commerciali o citazioni colte straniate e ripetitive (il magnifico estratto dal Cavaliere della rosa di Richard Strauss manipolato da Peer Raben per la coreografica sequenza del supermercato).
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