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La faccia violenta di New York

Regia di Jorge Darnell vedi scheda film

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John Nada

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La faccia violenta di New York

di John Nada
7 stelle

Esce finalmente in dvd Raro Video/Minerva dopo decenni di oblìo dai tempi della gloriosa vhs da nolo Golden Video del 1985, “One Way- La Faccia violenta di New York” (1975) di George [Jorge]Darnell. Finalmente, andrebbe aggiunto, in una ottima edizione da un master evidentemente in HD, che praticamente regala una nuova esperienza del film per cura del dettaglio e del quadro, della brillantezza dei colori dell'epoca di Luciano Vittori, oltre che, finalmente, nel rispetto del corretto formato panoramico originale. “One Way” era infatti precedentemente uscito nel 2007 in un dvd editoriale della collana Il Cinema Poliziesco e Poliziottesco della Hobby & Work, che però altro non era che un vhsrip della slavata e scannatissima nell'immagine, edizione Golden Video.
protagonisti questo atipico film, una ben fatta co-produzione italo-messicana, sono i messicani, i portoricani, e i latinoamericani in genere. Ci troviamo calati in una storia scritta con scorrevolezza, a metà tra il cinema di genere, il melodramma e quello di lucido impegno sociale sul tema crudo e sempre attuale dell'immigrazione messicana e latinoamericana, negli Stati Uniti: il protagonista rimane vittima di una organizzazione clandestina chiamata la "Fratellanza" che invece di aiutare e dare solidarietà agli immigrati clandestini è un'organizzazione malavitosa di traffico e sfruttamento della loro disperazione e della loro assenza di diritti, fino al loro esaurimento nel corpo e nell'anima. Simili che sfruttano e schiacciano senza pietà i loro stessi simili. Tra coloro, in questa realtà oggettivamente infernale, capita appunto un ragazzo fiero e idealista, l'utopista Sergio Fuente (Sergio Jiménez, (un attore messicano molto bravo ed efficace, scomparso nel 2007, che rende con efficacia il senso di abbandono e sfruttamento da un lavoro bestiale e umiliante all'altro, e al quale conferisce  parecchio in più il doppiaggio di Ferruccio Amendola). Il tema del film nella realizzazione dell'esperto regista anche lui messicano George [Jorge] Darnell è reso in maniera convincente ed incisiva, con punte di vera indignazione e denuncia, seppure negli stretti ambiti del cinema di genere e delle sue convenzioni. La solida e stringata sceneggiatura fu scritta dall'esperto in cose latinoamericane e anche lui regista, Giovanni Fago. Le note maggiormente stonate sono appunto le concessioni ripetute a situazioni prurigginose ed erotiche, tipiche soprattutto del cinema di quegli anni, mentre la violenza e i pestaggi pur sempre presenti, lo sono a volte in maniera un po' forzata. Grande e famosa non soltanto per gli appassionati, è l'emozionante e malinconica colonna sonora di Riz Ortolani (con molti arrangiamenti che riportano alla sua precedente di “Perchè si uccide un magistrato”[1974], Damiano Damiani), che ci regala i momenti più commoventi, come nella sequenza dei titoli di testa in una grigia e spietata New York, o durante i flashback del protagonista, sulla sua agreste e solare vita passata in Messico, un tempo così felice, e nel finale tragico e assolutamente senza speranze, che non si dimentica facilmente. Tra gli interpreti Luigi Pistilli in particolare, è sempre bravo in un ruolo del messicano Javier amico del protagonista, poi Fernando Rey nel ruolo per lui congeniale di viscido e diabolico individuo, Mr. David, reso con la consueta professionalità seppure un poco sottotono; ma è Mimsy Farmer nella parte di Milena la giovane amante di David, all'epoca veramente bellissima, a lasciare come sempre il segno anche in bravura recitativa, qui in una inedita versione supersexy e super aderente nelle mise, oltre che sfoggiante dei per lei inediti capelli castani.

 

John Nada

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