Finalmente un fantasy poco austero e molto allegrotto.
Mettendo da parte il film di vent’anni fa che veramente era da stroncatura a piè pari, devo ammettere che questo mi ha divertito.
Una coppia di ladri, una guerriera cazzuta e un menestrello pianificatore, devono recuperare un manufatto per riportare in vita una persona cara e ricongiungersi con la figlia di lui. Nel farlo scopriranno di essere stati raggirati e dunque si riorganizzeranno con una nuova squadra e un nuovo equipaggiamento. Il tutto con mille peripezie, avventure e situazioni molto ironiche.
Partiamo dai difetti: Proprio all’inizio uno dei personaggi all’improvviso cambia etnia! Sarà stata una svista, ma è come se da cubana fosse diventata caucasica, ma con la pettinatura afro-riccia. Una sottotrama, piuttosto importante, alla fine si rivelerà con un nulla di fatto se non per dare spessore ad uno dei protagonisti. Il piano del cattivo, seppur ben congegnato, verrà sventato anche in maniera coerente con la narrazione, ma il modo l’ho trovato un po’ forzato. In più, ma forse è una cosa mia, l’elemento fantasy a volte risulta un po’ banale ed invasivo.
Il resto invece è fatto bene, personaggi belli caratterizzati, ognuno con un bel background, tutti carismatici, ognuno con una propria abilità che verrà ben sfruttata. Il cattivo, seppur a tratti macchiettistico, ha un suo perché. I protagonisti hanno una coesione simile a quella dei Guardiani della Galassia e sono cazzoni, ma fino ad un certo punto, esattamente come loro. Le scene d’azione sono ben girate, alcuni con dei bei piani sequenza e riprese che le rendono quasi tutte comprensibili.
Almeno tre o quattro risate grasse me le hanno fatte fare. Infatti e per fortuna il tono del film non si prende troppo sul serio, così da non farcelo pesare troppo. Il ritmo è quello giusto e il montaggio scorre anche nel permettere di fermarsi nel conoscere i nostri personaggi.
Parlano di amicizia, di famiglia, di scelte di vita, di avere fiducia in se stessi e di fallimenti reciproci.
Gli attori ci stanno tutti, una Michelle Rodriguez che in due punti farà la gioia dei macrofili, una Sophia Lillis sempre bravissima (doveva andarci lei a fare la Sirenetta!), un Chris Pine stavolta più in parte del solito e un Hugh Grant simpatico.
Il fan service e i riferimenti al gioco di ruolo ci sono, ma guarda un po’, sono usati per raccontare una storia e non il contrario.
Non dubito che faranno un sequel, magari collegandosi alla serie LA LEGGENDA DI VOX MACHINA di Prime Video che sono della stessa identica pasta.
P.S. In una scena devo ammettere che The Whale un po’ ci ha messo lo zampino, pardon lo zampone…!
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