Regia di Peyton Reed vedi scheda film
Un trionfo dello stravisto affogato nella noia.
Film inqualificabile.
L'MCU sta tessendo le linee temporali di tutti i suoi universi in una globale immondizia cosmica. C'è continuità nell'incapacità di rinnovarsi, nel riproporre sempre le stesse misere storie. Una coazione a ripetere che sacrifica la magia del cinema in un'esercizio onanistico di effetti speciali orgiastici che ormai non sorprendono più. Non c'è stupore, non c'è meraviglia, non c'è senso dell'avventura, non ci sono personaggi ma solo figurine che recitano in uno tsunami di CGI di qualità sempre minore. Non c'è un'idea, un guizzo, una trovata, una scena, una frase, una faccia giusta.
Una noia chiassosa impera per due ore.
Un mix di Monsters & Co., Avatar, Star Wars e Guida galattica per autostoppisti ma nella sua versione quantica più derelitta.
E' Il trash dell'avvenire, questa nuova concezione del film d'azione per adolescenti che avvicina sempre di più il proprio livello artistico allo zero critico dei suoi spettatori di riferimento ormai rassegnati ad essere trascinati in questo buco nero di malagrazia cinematografica adatta solo a vendere pacchetti di pop corn. Un giorno questi film verranno rivalutati come le commedie scollacciate all'italiana, i poliziotteschi e i film della Troma. Ma noi fortunatamente non ci saremo.
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