Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Film che nella prima parte sembra una cosa (brutta) di 80 anni fa, poi si risolleva un pochino.
Proseguendo un filone, quello di rifare i film dei cartoni animati con attori veri, si arrivò a questo. Prima cosa, le polemiche che ci furono perché la sirenetta del film è nera. La questione è: ma le sirenette, in realtà, come sono? Ora, è inutile dire che le sirenette non sono un cazzo, le sirenette non esistono, e dunque anche il maggiore esperto di sirene, qualunque cosa dicesse, direbbe una stronzata, dato che stiamo parlando di essere immaginari mai esistiti. Inoltre, diciamolo tra noi, le sirene erano anche degli esseri di merda, brave a incantare dei poveri marinai per poi farli annegare (e in origine erano metà donne e metà uccello, non meglio definite, dunque potevano benissimo essere pure africane, o orientali, per dire, e in effetti ci sono leggende di sirene africane e thailandesi). Dunque, perché tanto clamore se la sirenetta è nera? E chi lo sa? Forse solo per razzismo. Fatto sta che la ragazzina che interpreta la sirenetta è pure bravina, e il suo lo fa. Il film ha fatto cacare la critica che seguo, mentre è piaciuto al grande pubblico. Chi ha ragione? Temo, la critica. Farei una media, tra il 4 della prima parte, decisamente noiosa, pesante, con le canzoni che appesantiscono ulteriormente, e un 6 per la seconda parte, più vivace, più interessante, per un film che dura oltre 2 ore. Dunque per me 5. Ho poi trovato terribile il doppiaggio del granchio da parte di Mahmood, pardon, prova in più che va lasciato ai professionisti. Ma il marketing, si sa. Il film fu primo in Italia, negli incassi settimanali e uno dei maggiori incassi del 2023; nel mondo è andato bene ma dati gli elevatissimi costi, ha fatto pari o giù di lì.
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