Regia di Chad Stahelski vedi scheda film
John Wick si fa extralarge, esaspera il coté pulp e lo ammanta d’epos, come vittima di un idillio mitomane che rischiava di essere spreco, tormento toniturante, invece è cinema coi controfiocchi. Dopo la tediosa e inutile complessità di plot del terzo (il peggiore), la linearità narrativa lascia finalmente deflagrare combattimenti meravigliosamente interminabili che mozzano il fiato (uno su tutti, quello sulla scalinata di Montmartre), un piano sequenza dall’alto da urlo, scenografie da capogiro, acrobazie senza tregua lanciate a rotta di collo verso un gran finale di leoniana memoria. Vero spettacolo, tre ore sfiorate che volano. Senza dubbio il miglior capitolo della saga.
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