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John Wick 4

Regia di Chad Stahelski vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su John Wick 4

di axe
7 stelle

La lotta tra John Wick e l'organizzazione criminale della "Gran Tavola" è stata causa di innumerevoli lutti; il "killer" prepara ed inizia la sua vendetta, e ciò porta ulteriore spargimento di sangue; comprendendo che la "Gran Tavola" è troppo estesa per essere battuta con le sue sole risorse, sceglie di liberarsi dalla condanna a morte pendente sul proprio capo sfidando a duello il Marchese Vincent De Gramont, incaricato dalla tentacolare organizzazione di eliminare John Wick. Quarto e (forse) ultimo episodio della serie dedicata all'"assassino", questo capitolo racconta della resa dei conti tra il protagonista e la pericolosa consorteria della "Gran Tavola", rappresentata dal potente De Gramont. La narrazione è contraddistinta da ritmi lenti che consentono di apprezzare le barocche quanto irreali ricostruzioni ambientali, in virtù dei colori e delle luci, nonchè dei dettagli scenografici e dei costumi, elementi che ho trovato di grande interesse. Una certa complessità della trama, legata ai ruoli dei molti personaggi coinvolti nella vicenda, tiene viva l'attenzione; qualche colpo di scena fa altrettanto con la tensione. Lunghissime e coreografiche sequenze di combattimento - tanto da rischiare di venire a noia - compongono buona parte del film. Le locations sono diverse. C'è una fredda ed irriconoscibile Berlino; un deserto; una città statunitense ed una città giapponese; c'è, infine, Parigi, teatro di scontri che si consumano nella quasi indifferenza della popolazione e nella totale assenza di forze dell'ordine. Prestazione ormai di routine per Keanu Reeves nel ruolo del dolente protagonista, il quale non chiede altro se non d'essere dimenticato; altri nomi noti sono Donnie Yen - Caine, abile con armi bianche e da fuoco, nonostante la cecità, coinvolto nella vicenda a difesa della figlia - Bill Skarsgard - il nervoso "villain" Marchese De Gramont - Laurence Fishburne -il Re di Bowery, l'"armaiuolo" - Shamier Anderson, nel ruolo di un assassino avido, ma anche etico nel proprio modo di agire. E' l'etica, o, meglio, un gruppo di regole non scritte che disciplina il rapporto tra gli assassini e le strutture a loro supporto (i vari "Hotel Continental" sparsi per il mondo). Giovandosi di queste norme, John Wick riesce ad ottenere il risultato cercato; si libera delle letali attenzioni della "Gran Tavola", e raggiunge la pace tanto desiderata. L'opera ha tutte le carte in regola per essere apprezzata, a patto che si intraprenda la versione preparati. In tutta la vicenda non c'è alcunchè di plausibile, i personaggi si sfidano in interminabili combattimenti, muovendosi quasi a passo di danza; sopravvivono a cadute da altezze di decine di metri; hanno caricatori con infiniti colpi. Il "Mondo degli Assassini" è una sorta di nazione-ombra con la sua moneta, le sue autorità e le sue regole; la fotografia conferisce un qualcosa di fantastico alle ambientazioni. Vediamo i comuni cittadini quasi ignorare i personaggi del racconto mentre combattono (sequenza della discoteca a Berlino; combattimenti su strada trafficata a Parigi), quasi si muovessero in una dimensione parallela che a tratti s'intreccia con la nostra. Il racconto è accompagnato da un'ottima ed evocativa colonna sonora. Chi conosce ed ha apprezzato i prequel, avrà senz'altro piacere nel vedere questo episodio; a tutti gli altri raccomando cautela. Il racconto si apre in medias res e per comprenderne, quanto meno, le fasi iniziali, indole e motivazioni dei personaggi, è necessario aver seguito la saga dall'inizio.

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