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John Wick 4

Regia di Chad Stahelski vedi scheda film

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La recensione su John Wick 4

di ilcausticocinefilo
3 stelle

 

 

 

John Wick: Capitolo Quarto, o del sublime senso morale dei killer a contratto. Che dire? Col 3° episodio la saga aveva toccato il suo nadir, raggiunto profondità abissali ineguagliabili: difficile far di peggio. E difatti quest’ennesimo capitolo, per quanto vacuo come da prescrizione, risulta essere marginalmente “migliore”.

 

Ovviamente, occorre intendersi sul significato di “migliore”: tra una secchiata di letame di mucca sversata direttamente sul capo e una bottiglietta di piscio (di cane?) spruzzata direttamente sul grugno, la seconda eventualità è sicuramente “preferibile”. Il meglio sarebbe il bagno in una vasca all’essenza di rose, ma non si può aver tutto dalla vita. Dunque, “accontentiamoci”.

 

 

Laurence Fishburne, Keanu Reeves, Ian McShane

John Wick 4 (2023): Laurence Fishburne, Keanu Reeves, Ian McShane

 

 

Almeno, a questo round, sceneggiatori e regista si sono accorti che non si può tirare tutta la durata di un film soltanto a suon di sganassoni, pistolettate e ammazzatine. G-e-n-i. Di conseguenza, hanno inserito diverse parentesi, svariati intervalli chiamiamoli “di attesa”. Poi, lasciamo perdere che spesso sono di un ridicolo da ridarella isterica (al pari di tutto il pomposo “world-building” della saga): almeno c’è un po’ di pausa dalla solita frenesia di combattimenti da crisi apoplettica.

 

Epperò per il resto il film mantiene tutti i difetti del passato, anzi, li moltiplica, visto che si protrae per un tempo spropositato, inducendo inevitabilmente prima allo sbadiglio e poi al giramento di testicoli.

Le battute sono di una banalità agghiacciante; le sequenze d’azione al solito tirate troppo per le lunghe e assolutamente in-credibili; la recitazione sottozero o svogliata; i nuovi personaggi delle barzellette (come il sicario cieco o il ciccio-boss che poi si muove con la stessa agilità d'un atleta olimpico); le coreografie dei combattimenti non sempre di primissima mano (alla lunga, è veramente esilarante notare i movimenti talvolta pachidermici, impacciati e “paperistici” del protagonista che gli valgono comunque un miracoloso vantaggio su frotte di nemici).

 

 

Keanu Reeves, Donnie Yen, Scott Adkins

John Wick 4 (2023): Keanu Reeves, Donnie Yen, Scott Adkins

 

 

Tutto è scontato, tutto è tendenzialmente decerebrato, quasi tutto assomiglia pericolosamente a un noiosissimo videogioco sparatutto (ad es. nella sequenza ripresa alla “god’s eye”). E la fotografia, stavolta, si dà all’esasperazione al pari della scenografia: è talmente carica, iper-satura, “color correctionata” da risultare artefatta, specialmente nel finale alla Basilica del Sacro Cuore che non pare neppure girato in loco, ma assemblato in digitale stile cartolina.

 

A parte forse - a voler esser magnanimi - la sequenza della discoteca (altra scenografia programmaticamente gargantuesca), comunque, non c’è pressoché alcun pezzo d’azione da ricordare, e tanti invece da dimenticare perché eccessivamente stiracchiati e ben poco inventivi.

Inutile accanirsi oltre: si tratta del John Wick di sempre, indistruttibile e invincibile, e quindi hai voglia a creare suspense su queste basi e sull’assenza totale di trama e sceneggiatura di livello. Dato che gli incassi sono stati un’altra volta generosissimi, la saga minaccia di espandersi con tanto di altri seguiti e pure spin-off. Anche basta.

 

 

Keanu Reeves

John Wick 4 (2023): Keanu Reeves

 

 

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