Regia di Roman Polanski vedi scheda film
31 dicembre 1999: sta per arrivare il nuovo anno, il nuovo secolo, il nuovo millennio (ndr: in realtà secolo e millennio partono dal 2001, ma la credenza popolare era all'epoca questa). In un lussuosissimo albergo svizzero si ritrovano a festeggiare il capodanno alcuni personaggi a dir poco sopra le righe: un chirurgo plastico con la moglie malata, un divo in età che si ostina a comportarsi da giovinastro, una miliardaria preoccupata per la stitichezza del suo cagnolino, un anziano riccone con la fresca sposina 22enne e tanti altri. Sull'euforia e l'isteria del momento pendono due inquietantissime, feroci ombre: il millennium bug e l'ascesa al potere di Putin.
Mickey Rourke, John Cleese, Sydne Rome, Fanny Ardant, Luca Barbareschi e ancora Joaquim De Almeida, Oliver Masucci, Teco Celio, Bronwyn James e Fortunato Cerlino: per The palace, il film girato nel suo novantesimo anno d'età, Roman Polanski si fa un discreto regalo, indiscutibilmente. Dietro c'è anche lo zampino produttivo di Barbareschi (nonché della Rai), ma va riconosciuto innanzitutto che lo sforzo di coproduzione internazionale tra Italia, Francia, Svizzera e Polonia ha qui generato frutti senza dubbio rilevanti, e non solo per il cast colmo di volti e nomi ben noti al grande pubblico. Classe 1933, Polanski scrive (insieme a Jerzy Skolimowski e a Ewa Piaskowska) e dirige una commedia corale di sicuro impatto, che vede intersecarsi una manciata di storie sopra le righe con personaggi, sì, abbastanza stereotipati, ma nel complesso veri e vivaci, sullo sfondo di un momento epocale come la notte di capodanno del 2000. Il millennium bug e l'ascesa al potere di Putin sono le ombre che incombono minacciose sui festeggiamenti, ma non saranno loro a rovinarli; anzi, a dire il vero la pecca principale del film è proprio la mancata risoluzione finale o meglio la conclusione un po' frettolosa che evade dalla cappa di tensione creata dai due spauracchi agitati ripetutamente nel corso dell'intera pellicola. Divertente, a ogni modo, e dal ritmo frenetico: The palace è un gradito ritorno, a quattro anni da L'ufficiale e la spia (2019), per un cineasta che ha sempre saputo spaziare piacevolmente tra i generi. 6/10.
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