Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Henry Sugar trova un libro, è la storia di un indiano con un bizzarro superpotere: l'uomo può infatti vedere anche a occhi chiusi. Nel libro racconta come fin dall'infanzia si sia allenato per raggiungere questa incredibile capacità, che successivamente ha sfruttato per fare il fenomeno da baraccone. Henry Sugar si intestardisce: vuole anche lui la possibilità di vedere senza dover usare gli occhi e, pian piano, con anni di allenamento la ottiene. A quel punto non ha dubbi su come sfruttarla.
Nel 2023, subito dopo aver mandato in sala il lungometraggio Asteroid City, Wes Anderson stupisce il pubblico licenziando una serie di quattro cortometraggi ispirati a racconti di Roald Dahl; La meravigliosa storia di Henry Sugar è il primo di questi e il più lungo. Una quarantina di minuti di durata per una narrazione serrata e vivace, come i colori scelti – nulla di nuovo, chiaramente – dal regista per illustrare la storia; tra gli interpreti i nomi di maggior spicco (impegnati tutti in più ruoli, peraltro) qui sono Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch e Richard Ayoade, con un cameo – una serie di camei, per la precisione – anche per Jarvis Cocker, cantante e aficionado del cinema di Anderson. Che, sempre tratto da Dahl, già aveva girato Fantastic Mr Fox, nel 2009; il suo spiccato gusto per l'affabulazione si rivela anche in questa circostanza grazie a una sceneggiatura davvero frenetica, colma di avvenimenti e di cambi di scena. La produzione e destinazione dell'opera è Netflix. 6,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta