Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Ermanno Olmi è un autore che realizza cinema non facile,meticoloso,molto sentito,un cineasta importante e molto serio.Filologicamente "Il mestiere delle armi" è un lavoro eccezionalmente condotto,la cura con cui il tempo narrato dal film(il Cinquecento) è illustrato è impressionante,e il sisma storico-scientifico,ma anche morale,del cambiamento dell'Uomo nel concepire la guerra e l'utilizzo delle armi è percepibile,i dialoghi rarefatti come presumibilmente erano a quell'epoca sono frutto di una ricerca e di una realizzazione degne della massima stima.Con tutto cio',"Il mestiere delle armi" manca di uno dei motori,e dei motivi,che determinano la passione per il cinema:manca l'emozione,manca qualcosa che dia allo spettatore un palpito,e la pur sostanziosa rappresentazione del dolore e della morte filtrata attraverso l'esperienza di un personaggio storico come Joanni dalle Bande Nere finisce per assomigliare piu'che altro a un dottissimo,ma fin troppo cerebrale resoconto professorale.L'intelligenza di cui tutto il film è intriso è evidente anche nell'amara ironia della chiusa del commentatore,ma il sapore di snobismo non si puo'negare.
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