Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Un capolavoro da vedere.
Un tedesco arriva in Italia per impiccare il papa. Avrà una buona ragione? Be', vediamo... Il Re di Francia vuole spezzare le reni al Sacro Romano Impero, quello che più della chiesa di Roma incarnava l'età dell'oro. Gli rompono troppo le scatole. Del resto, gli ottomani stanno già demolendo Costantinopoli e quindi, che ci vuole? Fa una bella alleanza col Sultano, già in Europa con Solimano II che in Ungheria ne fa di cotte e di crude, e poi il papa si accoda. Va bene, va bene, non possiamo più tollerare il potere dell'Imperium, la Sacralità siamo noi. Noi, e le nostre alleanze. La Francia è sempre stata pronta a tutto per aprire le sue porte alle rivoluzioni, e qui una rivoluzione ci voleva. Spazzare via i Sacri Imperi e spalancare la strada agli imperialismi. Sì, quelli democratici, liberali, egualitari. Facciamolo. Assoldiamo un po' di gente, mercenari, lanzichenecchi, ma soprattutto mandiamoci uno bravo.
Giorgio Frundsberg, il germanico, non pensa alla rivoluzione degli altri. Pensa alla sua, di rivoluzione. Porta con sé una corda tessuta in oro destinata al collo del papa. Quell'oro dell'età dell'Oro che sta scomparendo, la sacralità spazzata via dalla sete di potere di una chiesa corrotta, da una violenta supremazia politica e statale, al posto di quella superpolitica e spirituale. Non me ne frega niente se i miei uomini mi odieranno, se perderò tutti i miei beni, se morirò. Se userò altri soldati come me che non hanno i miei ideali, non bruciano del mio sentire. Rivoglio la nostra antica vita, la nostra sacralità, il nostro Cielo. Ce la farà, Giovanni dalle Bande Nere, difensore della Chiesa romana, a battere il nemico allemanno? Il film di Olmi è un capolavoro assoluto, da qualunque lato lo si analizzi.
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