Regia di Alexander Payne vedi scheda film
Pochi difetti per un bel film, che consiglio di non perdere.
Vacanze di Natale in USA nel 1970: un professore, una cuoca e pochi alunni li passano a scuola, dato che i genitori dei ragazzi li hanno parcheggiati là. Ok, questo è uno dei pochi difetti di questo film, cioè una certa mancanza di originalità. La situazione di partenza non mi è nuova ma boh, non riesco a ricordare dove vidi già una cosa simile. Il professore poi che è severo ma giusto e che diventa forse meno severo (mica tanto) e sempre giusto, è quasi un clichè. Ce ne sono altri, di luoghi comuni, durante il film. I pregi: sarebbe da dire tutto il resto, dato che al film darò un 7/8. Cast strepitoso per rendimento e chimica, atmosfera del film irripetibile, oltre che molto “vera”; personaggi a cui ci si affeziona, film molto bene scritto, ottimi dialoghi, per quanto in fondo rimanga comunque una storiella.
Insomma, mi è piaciuto, e non sono il solo, dato che la critica è rimasta entusiasta, il pubblico pure, se non di più. Oscar alla cuoca, come migliore attrice non protagonista; Oscar sfiorato da Giamatti per il professore (ma Oppenheimer era imbattibile), candidature poi per migliore film, migliore sceneggiatura (vinse Anatomia di una caduta) e montaggio. Non trovò invece la candidatura come migliore attore non protagonista il ragazzo, un eccezionale Dominic Sessa, qua all’esordio (!), ma che cazz***, esordio incredibile! Però la cinquina scelta dagli Oscar era corretta, avrebbero dovuto fare una sestina…ci stava. Film d’essai, con costi relativi; ha avuto buoni incassi, anche in Italia, dove arrivò al terzo posto di quelli settimanali.
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