Regia di Alexander Payne vedi scheda film
Nel 2002 uscì The Emperor's Club, pellicola per certi versi molto affine a questa (a partire dall'ambientazione anni Settanta) e giustamente finita nel dimenticatoio per impalpabilità ed eccesso di retorica. L'unico motivo per rivederla oggi è ammirare una delle prime prove d'attore dei giovanissimi Paul Dano e Jesse Eisenberg.
Nel 2023 ne esce di fatto una versione completamente riscritta, interpretata divinamente (Paul Giamatti batte a mani basse il pur bravo Kevin Klime di The Emperor's Club ma tutto il cast è in stato di grazia), fotografata con grande ossequio alle atmosfere della New Hollywood, con un montaggio classico da cinema medio nell'accezione più nobile dell'espressione (avercene di film così in un'epoca in cui ogni regista al 2° film si atteggia a grande autore) e in cui tutti i clichés del genere sono rimodulati archetipicamente con straordinarie autenticità, spontaneità e naturalezza.
Un tempo Hollywood sfornava film simili ogni anno. Oggi sono diventati talmente rari che, quando capita di imbattercisi, si urla forse eccessivamente al capolavoro (Green Book sto parlando anche di te, non nasconderti, ti vedo). Tutto sommato, si tratta di opere più preziose che realmente riuscite.
Ma va benissimo così.
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