Paul Hunham è un insegnante particolarmente detestato nella facoltà, sia dagli studenti che dai colleghi. Non avendo famiglia né impegni di alcun genere, per le vacanze di Natale del 1970 decide di rimanere in facoltà a seguire gli studenti che non tornano a casa. Tra questi c'è Angus, ragazzo bravo ma indisciplinato; con loro rimarrà anche Mary, la capocuoca.
The holdovers un film ambientato nel 1970, che sembra girato in quell’anno. Bravo Alexander Payne, che con la maturità affina la sua arte poetica e migliora.
Un bel film, un pizzico di shining e tanto attimo fuggente in agrodolce, in cui le esistenze nel momento in cui si attraversano sanno immedesimarsi l'una nell'altra, in quegli spazi di manovra di alta pedagogia che sono sempre oltre la norma educativa... 8/10
Una pacata rappresentazione d'altri tempi che merita rispetto e ammirazione, ponendosi come soave ristoro e riparo da un contesto sociale, storico e culturale che sta letteralmente crollando in mille pezzi davanti ai nostri occhi e con la nostra complicità (quando compriamo su Amazon, guardiamo su Netflix, paghiamo con carte di credito, etc.).
Uno svogliato e cinico professore e un ragazzo sopra le righe non bastano a far lievitare un film che non decolla mai rimanendo nella mediocrità assoluta. Il clima anni ‘70 aggiunge solo cupezza. Se si amano gli anni ‘70 conviene vedere i film girati in quel decennio anziché queste “commediole di retroguardia” spente e inconcludenti. Evitabile.
Capolavoro? Bella oper(ett)a? Payne è un grande, un mediocre o semplicemente un regista altalenante, probabilmente destinato a ingrandirsi e/o rimpicciolirsi? Ha due Oscar come sceneggiatore. Questa volta a vincerlo sarà Hemingson?
Come sempre i nostri estrosi titolisti sperano di attrarre un maggior numero di spettatori aggiungendo un’appendice fastidiosamente didascalica all’originale titolo The Holdovers, più che sufficiente a introdurre il tema principale del film: quelli che sono costretti.
Racconto di tre solitudini che inaspettatamente si incontrano spezzando l'isolamento , trova i suoi punti di forza nelle interpretazioni e nella sceneggiatura , che approfondendo l'introspezione psicologica trova un felice equilibrio dolceamaro tra humor e intimismo. Potrebbe diventare un imprevisto classico di Natale. Voto: 7, 5 su 10.
Ci sono film dove non è tanto importante l'uso di caratteri stereotipati per definire la sua bontà, ma il modo in cui vengono gestiti. È così con questo bel film di Alexander Payne, dove dove tutto gira come deve girare ma ciò non impedisce alla storia di farsi appassionante. Bravo Paul Giamatti a districarsi con classe dalla maschera tipizzata.
L'occasione per una sorta di nuovo 'attimo fuggente' è persa a causa di uno script che non scava a sufficienza nelle psicologie, da un lato, e attende troppo per sciogliere i nodi della storia, dall'altro. Giamatti è molto bravo ma forse il ruolo di insegnante misantropo non gli si addiceva. Brilla Randolph seppur con un personaggio stereotipato
Gradevole e delicato film, molto ben diretto. Bella la sceneggiatura, la fotografia e anche la colonna sonora. Ottime le interpretazioni, soprattutto Paul Giamatti, che riesce a dare al suo personaggio molteplici sfaccettature espressive. Batte di gran lunga in bravura Cillian Murphy. Penso, e spero, che l'Oscar sia suo. 4 stelle
Girato come una pellicola anni ’70, il film è un onesto e delicato racconto di formazione sull’empatia e il bisogno di (ri)scoperta di sé nella condivisione tra persone diverse da noi. Notevoli le performance attoriali, i toni agrodolci, l’equilibrio dramma-commedia, e l'emozionante umanità che vicende e personaggi svelano. Sensibile e commovente.
Su un soggetto non originalissimo Payne ha costruito un film profondo, gradevole, dai dialoghi brillanti, non banali. I tre interpreti principali (Giamatti in primis) sono straordinari.
Come ho anche letto in un altro commento, un bel film in cui c'e' la storia e anche attori superbi. Non molti, ma tre ottimi attori reggono tutto questo bel film dal sapore antico (niente effetti speciali, solo storia e personaggi).
La trovata del ragazzo e del maestro funziona sempre, dall'Attimo fuggente a Profumo di donna!
Ecco la differenza tra un film di netflix e un film: se i personaggi non hanno storia, carattere, spessore, la storia, ammesso che ce ne sia una, non regge.
Qui la storia c'è, insieme a tutto il resto.. bel film.
Solo conoscendo il passato possiamo – almeno provare a - comprendere il presente. Ciò vale sia per la Storia, con corsi e ricorsi che definiscono delle linee guida riprese/perorate più volte a distanza di secoli e di latitudini, sia per i singoli individui, che troppe volte finiscono per essere catalogati basandosi solamente su un pugno di elementi, sommari e risicati, come… leggi tutto
Una bella favola, piuttosto scontata, un già visto, emozioni a piene mani. Film ottimammete interpretato da attori di livello, un "contrasto" generazionale fra un docente e un giovane ribelle. Entrambi hanno storie famigliari complesse e drammatiche, il loro scontro sembra irrisolvibile, poi come in tutte le favole alla fine c'è un punto di incontro. Si ride e si piange, ma… leggi tutto
Può fare una buona impressione solo a quanti si stanno appena affacciando alla conoscenza del cinema. La sensazione di artificiosità è ben manifesta ad occhio attento che non si fa incantare dalle caratterizzazioni seduttive dei personaggi e dagli sviluppi sentimentali della trama. Già dalle prime scene si capisce dove il film vuole andare a parare, puntando… leggi tutto
Vacanze di Natale in USA nel 1970: un professore, una cuoca e pochi alunni li passano a scuola, dato che i genitori dei ragazzi li hanno parcheggiati là. Ok, questo è uno dei pochi difetti di questo film, cioè una certa mancanza di originalità. La situazione di partenza non mi è nuova ma boh, non riesco a ricordare dove vidi già una cosa simile. Il…
Qualche volta ho visto quel che volevo, qualche volta ciò che passava il convento. Qualche volta è stato magnifico, qualche volta una delusione. Il cinema, in fondo, è come la vita.…
The Holdovers - Lezioni di vita U.S.A. 2023 la trama: Un professore Paul Hunham arido ed egocentrico lavora in una scuola privata del New England ed è costretto a rimanere nella struttura durante le vacanze natalizie per fare da sorvegliante a studenti che non hanno una casa in cui tornare durante le feste. Alla fine stringe uno strano ed inaspettato forte legame con lo studente…
I titoli di testa dicono molto di quest'opera. Perfino la locandina ne trasferisce lo spirito, informandoci che la prima visione (come sarebbe bello accadesse a tutti) sarà soltanto al cinema.
Si accendono le luci in sala, e colori, "grana", caratteri ci riportano ai primi anni '70: la magia dell'immedesimazione inizia prima ancora del film vero e proprio. Tanto di…
Film tenereo, forse fin troppo leggero, riesce a toccare l'animo dello spettatore facendolo divertire per quasi tutta la sua durata e riflettere amaramente fino a commuoversi solo nel finale.
Molto bravi gli attori, ma sul tema "crescita e formazione" in importanti scuole per ricchi, il cinema americano ci ha regalato capolavori decisamente più toccanti...ma forse non è l'intento…
Insegnante di lettere classiche presso la Barton Academy nel New England, Paul Hunham è ritratto come una figura solitaria, indifferente alle opinioni negative degli altri e saldamente ancorato alle proprie convinzioni morali. La sua coerenza morale è una parte integrale della sua identità, e non è disposto a piegarsi alle aspettative degli altri per ottenere…
Può fare una buona impressione solo a quanti si stanno appena affacciando alla conoscenza del cinema. La sensazione di artificiosità è ben manifesta ad occhio attento che non si fa incantare dalle caratterizzazioni seduttive dei personaggi e dagli sviluppi sentimentali della trama. Già dalle prime scene si capisce dove il film vuole andare a parare, puntando…
Serio, intelligente film sull’adolescenza e l’insegnamento. Americano, ma per nulla commerciale o ingenuo, esibisce una grande finezza piscologica. Splendida è la gestione che il figlio fa del caso del padre psicolabile.
Denuncia tanti vizi delle scuole dei ricchi americane, validi anche per quelle private da noi: la necessità che le scuole, scorrettamente, credono di…
La scorsa settimana, in edicola, FilmTv definiva La zona d’interesse un “capolavoro contemporaneo”. Sul sito, segnalavamo però il rischio preso da IWonder per un regista decisamente radicale…
Finalmente, anche io vidi The Holdovers, sottotitolato, qui da noi, Lezioni di vita. Anzi, ho appena finito di vederlo e utilizzo dunque, più appropriatamente, il passato prossimo, essendo trascorso un tempo alquanto breve fra la mia visione avvenuta e completata e l’incipit di tal opus, no, l’inizio di quando iniziai/ho iniziato a scrivere la seguente…
Trovo seducente l'idea di condividere con poche persone un periodo circoscritto di tempo ed uno spazio ben definito. Se il luogo separa a sufficienza dalla realtà esterna c'è la possibilità di stringere nuove amicizie o aprirsi ad un confronto che altrimenti si eviterebbe volentieri. "The Holdovers" offre tutto ciò che serve per affrontare una…
Come da (intelligente) copione Past Lives si piazza primo nel week end, approfittando di un San Valentino infrasettimanale per innestare un buon passaparola su un film che pur non essendo il classico film di San…
Alexander Payne è un regista americano da molti acclamato, ma di cui finora non avevo visto nulla (è materialmente impossibile seguire tutti, soprattutto per chi il critico lo fa per diletto e non per professione). Adesso questo "The Holdovers", che si potrebbe tradurre alla lettera come "Il retaggio del passato", mi ha incuriosito e l'ho trovato una commedia gradevole, buffa ma…
Alzi la mano chi non ha mai avuto a scuola un docente stronzissimo. Bene, lo immaginavo! E immaginatevi, in una circostanza non proprio fortuita, di essere costretti a trascorrere il periodo natalizio in collegio con questo docente che, tra le tante cose, ricambia la stessa avversione. Finirà tutto con lo scannarsi o magari nel conoscersi meglio? Ecco, questa è l’idea di THE…
Gli holdovers del titolo sono i trattenuti, sei ragazzi di un liceo esclusivo di Barton, nel New England, ai quali si somma un loro insegnante (Giamatti, irresistibile) a cui - non avendo famiglia - è toccato il compito di vigilare su di loro durante le vacanze natalizie del 1970. Ma cinque dei ragazzi a un certo punto riescono a squagliarsela e l'unico che rimane è uno studente…
Nel Massachusetts del 1970 gli studenti dell'esclusivo college maschile Barton si preparano all'agognata pausa natalizia dopo aver passato mesi a sgobbare sotto la severità di esigenti professori come quello di storia antica, Paul Hunham (Paul Giamatti). La rigida istituzione scolastica si prefigge di fornire ai rampolli di famiglie danarose la preparazione…
Nell’America delle ingiustizie e della guerra in Vietnam (siamo negli anni ’70), i licei più prestigiosi sono esclusivo appannaggio dei giovani più ricchi, quelli che per nascita e non per meriti hanno il diritto non di studiare, ma di ottenere i diplomi bostoniani che apriranno loro le carriere più ambite. Ovviamente non importa se non hanno mai…
NEI CINEMA ITALIANI DAL 18 GENNAIO 2024
VISTO ALL’ADRIANO DI ROMA IL 3 FEBBRAIO 2024
Il dramma dei figli da collegio, sbolognati da famiglie disgregate o in fase di sgretolamento, da madri beffate dalla vita e sopraffatte dall’egoismo, da padri troppo ricchi e ormai vecchi per dare ancora retta ai loro irrequieti o imbronciati adolescenti. Ragazzi assetati di vita in un…
Tutto secondo le aspettative. Rispetto alla settimana scorsa non ci sono molte novità da segnalare. Povere creature! continua la sua grande marcia, restando in testa anche questa settimana e puntando a sfondare…
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Commenti (20) vedi tutti
Bello, ci mancherebbe, ma manca forse una vera scintilla per renderlo ancora migliore.
commento di moviemanPochi difetti per un bel film, che consiglio di non perdere.
leggi la recensione completa di tobanisThe holdovers un film ambientato nel 1970, che sembra girato in quell’anno. Bravo Alexander Payne, che con la maturità affina la sua arte poetica e migliora.
leggi la recensione completa di claudio1959Discreta commedia.
commento di gruvierazUn bel film, un pizzico di shining e tanto attimo fuggente in agrodolce, in cui le esistenze nel momento in cui si attraversano sanno immedesimarsi l'una nell'altra, in quegli spazi di manovra di alta pedagogia che sono sempre oltre la norma educativa... 8/10
commento di logosUna pacata rappresentazione d'altri tempi che merita rispetto e ammirazione, ponendosi come soave ristoro e riparo da un contesto sociale, storico e culturale che sta letteralmente crollando in mille pezzi davanti ai nostri occhi e con la nostra complicità (quando compriamo su Amazon, guardiamo su Netflix, paghiamo con carte di credito, etc.).
leggi la recensione completa di Souther78Uno svogliato e cinico professore e un ragazzo sopra le righe non bastano a far lievitare un film che non decolla mai rimanendo nella mediocrità assoluta. Il clima anni ‘70 aggiunge solo cupezza. Se si amano gli anni ‘70 conviene vedere i film girati in quel decennio anziché queste “commediole di retroguardia” spente e inconcludenti. Evitabile.
commento di BrunoarceriCapolavoro? Bella oper(ett)a? Payne è un grande, un mediocre o semplicemente un regista altalenante, probabilmente destinato a ingrandirsi e/o rimpicciolirsi? Ha due Oscar come sceneggiatore. Questa volta a vincerlo sarà Hemingson?
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirCome sempre i nostri estrosi titolisti sperano di attrarre un maggior numero di spettatori aggiungendo un’appendice fastidiosamente didascalica all’originale titolo The Holdovers, più che sufficiente a introdurre il tema principale del film: quelli che sono costretti.
leggi la recensione completa di laulillaIn pratica è Notte prima degli esami, ma fatto molto, ma molto meglio...!
leggi la recensione completa di imperiormax89Racconto di tre solitudini che inaspettatamente si incontrano spezzando l'isolamento , trova i suoi punti di forza nelle interpretazioni e nella sceneggiatura , che approfondendo l'introspezione psicologica trova un felice equilibrio dolceamaro tra humor e intimismo. Potrebbe diventare un imprevisto classico di Natale. Voto: 7, 5 su 10.
leggi la recensione completa di port crosCi sono film dove non è tanto importante l'uso di caratteri stereotipati per definire la sua bontà, ma il modo in cui vengono gestiti. È così con questo bel film di Alexander Payne, dove dove tutto gira come deve girare ma ciò non impedisce alla storia di farsi appassionante. Bravo Paul Giamatti a districarsi con classe dalla maschera tipizzata.
commento di Peppe ComuneL'occasione per una sorta di nuovo 'attimo fuggente' è persa a causa di uno script che non scava a sufficienza nelle psicologie, da un lato, e attende troppo per sciogliere i nodi della storia, dall'altro. Giamatti è molto bravo ma forse il ruolo di insegnante misantropo non gli si addiceva. Brilla Randolph seppur con un personaggio stereotipato
leggi la recensione completa di gerkotaGradevole e delicato film, molto ben diretto. Bella la sceneggiatura, la fotografia e anche la colonna sonora. Ottime le interpretazioni, soprattutto Paul Giamatti, che riesce a dare al suo personaggio molteplici sfaccettature espressive. Batte di gran lunga in bravura Cillian Murphy. Penso, e spero, che l'Oscar sia suo. 4 stelle
commento di xale78xFunziona tutto alla perfezione.Attori che “girano” alla grande con un Giamatti spettacolare.Un film commovente, da applausi.
commento di PavarottititàGirato come una pellicola anni ’70, il film è un onesto e delicato racconto di formazione sull’empatia e il bisogno di (ri)scoperta di sé nella condivisione tra persone diverse da noi. Notevoli le performance attoriali, i toni agrodolci, l’equilibrio dramma-commedia, e l'emozionante umanità che vicende e personaggi svelano. Sensibile e commovente.
commento di Antonio_MontefalconeSu un soggetto non originalissimo Payne ha costruito un film profondo, gradevole, dai dialoghi brillanti, non banali. I tre interpreti principali (Giamatti in primis) sono straordinari.
commento di pattilucchiniUn Cimatti straordinario non salva un film dignitoso ma non imperdibile.
leggi la recensione completa di siro17Come ho anche letto in un altro commento, un bel film in cui c'e' la storia e anche attori superbi. Non molti, ma tre ottimi attori reggono tutto questo bel film dal sapore antico (niente effetti speciali, solo storia e personaggi).
commento di LordClamLa trovata del ragazzo e del maestro funziona sempre, dall'Attimo fuggente a Profumo di donna! Ecco la differenza tra un film di netflix e un film: se i personaggi non hanno storia, carattere, spessore, la storia, ammesso che ce ne sia una, non regge. Qui la storia c'è, insieme a tutto il resto.. bel film.
commento di nicopiede