Regia di David Fincher vedi scheda film
"The Killer" è un film gelido, cristallizzato nella mente omicida di un Fassbender perfetto in questo ruolo, con quello sguardo di ghiaccio e quella robotica ripetizioni dei gesti. Non è un film empatico e d'altronde è giusto che sia così, un po' come si ripete, nella voce off, lo stesso protagonista e dopo una introduzione, a Parigi, un po' lunga e che annuncia tutta la filosofia del film, il viaggio nel nuovo mondo, dal centro America agli Stati Uniti, si rivela interessante e coinvolgente, nonostante i ritmi siano lenti e la pellicola affidi quasi in toto all'attore principale, la riuscita o meno del film. "The Killer" non è un capolavoro, ma ha un suo stile ed è implacabile senza essere fracassone o stupido. Bello l'utilizzo delle varie locations, dai caraibi a New Orleans, alla Florida a una gelida New York, che fa quasi da secondo vestito per il protagonista. Non c'è spazio per nient'altro che un'azione da "revenge movie", (i coreani, qui, avrebbero fatto meraviglie!), schematica, quasi un manuale del killer perfetto, che o piace o delude. A me è piaciuto, Fassbender è sicuramente gelido e robotico, ma perfetto così. Ripeto, ci sono film del genere che sono delle vere cagate: non è il caso di questo film di Fincher.
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