Regia di William Dieterle vedi scheda film
'Al tuo ritorno' è la storia tormentata dell'incontro tra due solitudini, causate da motivi diversi: lui è Zachary (Joseph Cotten), combattente della Seconda Guerra Mondiale che, in licenza per ferita, manifesta gravi disagi e crisi di panico e lei è Mary (Ginger Rogers), in permesso per il periodo natalizio poiché deve scontare sei anni perché ha causato, involontariamente, la morte di un uomo che voleva approfittarsi di lei: i due si incontrano su un treno e poi iniziano a frequentarsi nel paesino dove vivono gli zii della donna.
Il film, che in un primo momento doveva essere diretto da George Cukor, passò a William Dieterle, che riesce per gran parte della sua durata ad evitare le trappole lacrimogene - di questa che, a tutti gli effetti, è una dramedy - piazzate ad hoc dallo script di Marion Personnet, con una messa in scena rigorosa ed elegante, fatta di bei movimenti di macchina e di gustosi intermezzi da commedia - perlopiù ambientati nella casa dei simpatici zii della donna (Spring Byington e Tom Tully), che vivono con la giovane figlia Barbara (Shirley Temple), inizialmente diffidente verso la cugina - contrapposti a momenti di grande drammaticità, che culminano in un attacco a Zachary da parte di un cane e ad una forte crisi dell'uomo, mostrata in una scena di grande impatto.
Interessante, in un periodo ricco di film di propaganda (la guerra era ancora in corso) la figura del militare traumatizzato dal conflitto che anticipa tanti film successivi e ben più famosi - uno su tutti 'I migliori anni della nostra vita' - e va un po' controcorrente, togliendo alla guerra quell'alone di 'sacralità' ed eroismo che andava per la maggiore, soprattutto per motivi politici di sostegno delle truppe al fronte.
Ottimo tutto il cast, Shirley Temple compresa, finalmente lontana dai famosi e redditizi ma stucchevoli personaggi interpretati da bambina.
Voto: 6/7.
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