Regia di Vincenzo Pirrotta vedi scheda film
In un vecchio magazzino alla periferia di Palermo, un gruppo di persone frantuma con un trolley pieno di pesi il braccio di un uomo. Questa è la pratica che utilizza un'organizzazione criminale che, dopo aver mutilato gli arti a vittime consenzienti, simula finti incidenti per riscuotere lauti indennizzi assicurativi di cui solo una minima parte va alle vittime. Il reclutatore degli ‘spaccaossa’ è Vincenzo, quarantacinquenne apparentemente privo di scrupoli ma che l’incontro con Luisa, una tossicodipendente che conosce da molti anni, porterà a cambiare.
Tratto da un caso di cronaca giudiziaria che portò a numerose condanne e ad altrettanti colpevoli. La pellicola diretta da Vincenzo Pirrotta, drammaturgo e attore di teatro prestato alla regia e presente anche nel ruolo di sicario di una banda di malviventi, prende il via fra coloro che da sempre lo stato abbandona e che al contrario la criminalità a suo modo aiuta. Vincenzo si muove fra le vie di Palermo e nel mezzo dei quartieri della gente comune. Aggirandosi a caccia di nuove vittime e disperati, fra cui anche Luigi Lo Cascio, nel ruolo di uno di questi disperati affetto da ludopatia. La cui unica lingua nota è il dialetto locale e le possibilità di sopravvivenza sono affidate quasi esclusivamente agli spaccaossa. Tutti desiderosi di guadagnare qualche migliaia di euro a fronte di fratture inferte e immediatamente mascherate da incidente stradale.
Vincenzo e con lui altri complici, fra cui il tuttofare Francesco, impersonato da Ninni Bruschetta, lavorano per un’organizzazione ben ramificata e gestita da un insospettabile assicuratore, il caratterista Giovanni Calcagno, i cui ordini risultano dogmi che in caso di disubbidienza potrebbero portare all’esclusione da successivi affari.
Ficarra e Picone, nel ruolo di co-sceneggiatori, si dimenticano per una volta delle loro escursioni comiche e assieme al regista scrivono una storia di cronaca, denuncia e anche speranza. Una narrazione ben dettagliata di un malcostume che ha colpito in passato la loro città fino a conseguenze estreme per coloro che si erano prestati a incassare i premi assicurativi a fronte di fratture solo apparentemente guaribili con un banale gesso. Una storia piena di determinismo portata a Venezia nel corso dell’ultimo festival del cinema e che consigliamo di visionare per la durezza dell’argomento trattato e per porre l’accento sull’eccellente resa cinematografica.
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