Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Sidney Lumet gira un film claustrofobico, tesissimo con una grande interpretazione di Sean Connery.
Riflessi in uno specchio scuro(The Offence)-Gran Bretagna 1972 la trama: Il sergente Johnson è in servizio presso la polizia inglese da più di vent’anni, è un uomo usurato dalla professione mentalmente instabile e provato dai crimini, gli omicidi e gli stupri sui quali ha investigato. Ossessionato dagli incubi e dai ricordi sta progressivamente perdendo la ragione. La recensione: The Offence diretto da Sidney Lumet è tratto dal dramma “This story of yours” di John Hopkins è un dramma poliziesco tesissimo e cupo, tutto girato di notte ed con molte scene in interni, ma anche in strade piovose. Sean Connery interpreta il sergente Johnson, un uomo annientato psicologicamente dal suo lavoro, la sua mente si è ormai indebolita. Il film è infarcito di ottimi dialoghi, è molto riuscito ed ha il potere di coinvolgere emotivamente lo spettatore. Sidney Lumet gira in trasferta in Inghilterra un film “minore”, poco conosciuto, ma molto valido. Molto bravo anche Ian Bannen nel ruolo di Kenneth Baxter l’uomo indagato per l’omicidio e lo stupro di una dodicenne. Un film di impostazione teatrale molto avanti nei tempi, moderno che anticipa molti film sui serial killer e su come la loro mente perversa agisce. Un thriller glaciale e di atmosfera pesante. Un profondissimo studio psicologico statico, ma incentrato sul confronto fra coppie di personaggi, oltre indagato e sergente, una pagina di grande cinema risulta il confronto tra Sean Connery il sergente e Trevor Howard degli affari interni il sovrintendente Cartwright, che indaga sulla morte in seguito a percosse di Baxter il sospetto. Un film anche potente con molti punti oscuri ed inquietanti. Sono tre le grandi scene di questo raffinato film: confronto tra la moglie la bravissima Vivien Merchant, donna dimessa e Johnson(Sean Connery), colloquio con l’ispettore ed interrogatorio con il sospettato. La recitazione eccezionale fa filare il film ad ottimo ritmo, immagini calibrate e dialoghi incisivi e raggelanti, un film che fa provare brividi sulla schiena e ci inchioda alla poltrona fino ai titoli di coda, che spezzano la tensione. Un film malato ed ambiguo da vedere e rivedere, dopo ogni visione migliora il giudizio. Il cortocircuito morale e psicologico di un sergente interpretato da Sean Connery che riesce a far emergere da grande attore che è tutto il lato oscuro del suo personaggio, i demoni mentali e la forte introspezione della sua coscienza. Voto 8 Interpreti e personaggi Sean Connery: sergente Johnson Trevor Howard: sovrintendente Cartwright Vivien Merchant: Maureen Johnson Ian Bannen: Kenneth Baxter Peter Bowles: ispettore Cameron Derek Newark: Frank Jessard Richard Moore: Garret
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