Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Io Capitano, oltre che correre per gli oscar ha ricevuto anche 14 nomination ai David Di Donatello 2024.
Questa pellicola è senza dubbio una favola dolce amara sulla base della immigrazione e su quello che accade a chi decide di andarsene per cercare di arrivare in Italia.
Ma è anche una riflessione seria sul mondo dell’immigrazione, non risparmiando nessuno dalla tratta di chi vuole andarsene, a chi dice di volerli aiutare ma si incarta nella burocrazia.
Non risparmia nemmeno gli africani stessi che approfittano dei propri connazionali, dei loro soldi e della smania di arrivare in Europa.
Che poi, questo film, trattando un tema cosi importante al giorno d’oggi strizzi l’occhiolino a pubblico e giornalisti questo è evidente.
Ma il film non è fatto per questo scopo e si vede.
La fotografia spesso essenziale è il sunto stesso del film ed il montaggio anche se ricco di spunti, ogni tanto si perde per cercare di analizzare forse un pò troppo i protagonisti.
Gli attori sono stati proprio bravi, non c’è nulla da dire e i premi ricevuti per le interpretazioni sono chiaramente meritate.
Matteo Garrone è molto bravo nel non scadere nel pietismo e a creare un film che non punta a screditare l’occidentale come egoista e insensibile, ma sposta l’obiettivo su chi il viaggio lo fa davvero.
Per una volta, la pellicola non si focalizza sul tema dell’accoglienza, ma sull’avventura difficile, dura e a volte, impossibile delle persone che cercando di arrivare in Europa.
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