Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Matteo Garrone torna al meglio; e lo fa facendo quello che deve fare: Cinema.
Spoglio di qualsivoglia superficialità, pietismo, tragedismo e commozione indotta... 'Io Capitano' fa politica a servizio del cinema, fa ideologia (non mero ideologismo) a servizio del cinema, prende fieramente posizione a favore della narrazione e del' fare cinema' stesso. Garrone racconta una storia, fa cinema classico e neo-neoralista in maniera eccezionale, evitando qualsiasi velleità meramente 'autorialistica' e personalistica fine a se stessa.
Quindi Garrone prende eccome posizione, la prende cinematograficamente e in maniera netta: nessun eroe bianco all'americana salverà i poveri deleritti neri, nessun elicottero europeo della guardia costiera farà nulla, nessun addolcimento o risolto senso di colpa troverà consenso; l'indice puntato è contro l'uomo bianco del nord del mondo seduto in poltrona: lo spettatore stesso di questo film. E' un film politico e lo è pienamente!
L'Odissea dolce, tenera, cattiva e feroce del giovanissimo Seymou (l'esordiente Seydou Sarr è di una bravura indescrivibile) è indimenticabile... e quel primo piano finale è da togliere il fiato, difficile toglierselo dalla testa.
Sul comparto tecnico e registico nulla da dire, un pensiero di riguardo per la colonna sonora, il montaggio, la regia e la fotografia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta