Il viaggio avventuroso di Seydou e Moussa, due adolescenti che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa, attraversando tutti i pericoli del mare, del deserto e soprattutto quelli rappresentati dagli esseri umani che incontreranno.
Capolavoro si,ma troppo scomodo per vincere l'Oscar negli USA dei democratici.E' un Viaggio verso il paese dei balocchi ma i balocchi sono solo per gli imprenditori/ schiavisti...altro che aiuti!Questo film ci fa capire come i profughi renderanno sempre più poveri anche noi.
Lo sguardo autorale ed empatico di Garrone rende a tratti poetico il racconto di questo viaggio della speranza ,che per certi versi ha più il sapore del documentario che del film, vuoi per il tema quanto mai attuale e discusso, vuoi per la messa in scena asciutta e priva di fronzoli, così come la recitazione istintiva degli attori esordienti.
Che bella sorpresa. Temevo fosse stato sopravvalutato, invece è decisamente un bellissimo film. Comprendo come in anni di post fascisti al Governo, crei molti problemi alla classe dirigente. La sensibilità non attiene agli "stomaci forti" che se ne fanno un baffo del dolore (altrui).
Francamente sono abbastanza deluso, considerato tutto il "battage" mi aspettavo un capolavoro invece solo un buon film come se ne vedono altri....anche troppo semplicistico. forse andrebbe visto in lingua originale con i sottotitoli........la versione in italiano la trovo imbarazzante come doppiaggio.
Sento parlare di capolavoro,premi a iosa,recensioni superlative....penso sia tutto esagerato,per me rimane solo un buon instant movie su un problema che ci assilla in questi anni,poi Garrone ci mette la sua bravura.Per me mi fermo al 6.5
Garrone approda alla maturità cinematografica con un'ottima pellicola che racconta la quotidiana Odissea di milioni di disperati verso le coste europee, e lo fa con uno stile asciutto e di grande impatto visivo grazie anche all'ottima fotografia che nel deserto africano si fa poesia pura
Matteo Garrone si conferma un grande regista con questo capolavoro. Tutto eccelle in questo film. Oltre alla direzione, ottime anche la sceneggiatura, la fotografia, la musica, il montaggio e l'interpretazione. Nessuna retorica e riproduce una realtà, che chiaramente aveva prima approfondito, con la naturalezza di un documentario.
Ricostruzione molto avvincente ed efficace del viaggio drammatico che intraprendono i due ragazzi senegalesi (è così per migliaia e migliaia di ragazzi ). Molto bella l'immagine iniziale in cui il protagonista guarda con affetto la famiglia allegra e sorridente con la consapevolezza di doverla lasciare. Voto 8
Grazie all’emozione di chi, dopo averlo visto, ne ha raccomandato la visione, quest’ultimo film di Garrone sta guadagnando pubblico e sale e avvicina gli spettatori più giovani al regista forse più importante del cinema italiano oggi, per altro, come ha scritto qualcuno, con pochi veri concorrenti.
la commozione che garrone è capace di scatenarci, viene messa a dura prova dagli sguardi che è riuscito a catturare dai suoi preziosissimi attori, principali e non.
Garrone si riconferma uno dei migliori registi della sua generazione, che cresce sempre più artisticamente e in grado di sfornare una perla dopo l'altra.
Duro, bello, necessario.
Pensare che entriamo in contatto con questi ragazzi quando hanno già alle spalle un viaggio del genere è qualcosa di assurdo, potente.
7.5/8
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CONCORSO - PREMIO LEONE D'ARGENTO MIGLIOR REGIA E PREMIO MARCELLO MASTROIANNI AL MIGLIOR GIOVANE ATTORE
Un viaggio a senso solo Senza ritorno se non in volo Senza fermate ne confini Solo orizzonti, neanche troppo lontani" (Destinazione paradiso)
Il viaggio per sedicenne Seydou e il cugino coetaneo Moussa ha senso invece proprio per tornare, un giorno magari non… leggi tutto
I senegalesi Moussa e Seydou partono da Dakar alla volta dell’Italia, fuggendo per spirito adolescenziale ribelle dalle mediocri condizioni di vita a casa loro. Abbandonano dietro di sé povertà e quotidiano faticoso, ma anche famiglia e tradizioni, illudendosi che il viaggio sarà una passeggiata. Non sarà così, ma Garrone – diversamente da molti… leggi tutto
Attraverso il deserto, l'elemento naturale si trasforma in un antagonista crudele e indifferente. La sabbia diventa una distesa infinita che inghiotte il coraggio e amplifica la solitudine, mentre il sole brucia i corpi e le illusioni. Qui, i paesaggi mozzafiato si contrappongono alla disumanità degli uomini incontrati lungo il cammino: poliziotti corrotti, trafficanti spietati,…
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Qualche volta ho visto quel che volevo, qualche volta ciò che passava il convento. Qualche volta è stato magnifico, qualche volta una delusione. Il cinema, in fondo, è come la vita.…
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Io Capitano, oltre che correre per gli oscar ha ricevuto anche 14 nomination ai David Di Donatello 2024.
Il film del regista romano può dare adito a varie riflessioni e si presta per essere compreso dagli spettatori in modo diverso.
Questa pellicola è senza dubbio una favola dolce amara sulla base della immigrazione e su quello che accade a chi decide di andarsene…
Spettacolare e purtroppo realistico film che ci mostra come i profughi trasmetterano il " virus" della povertà anche a noi italiani, e per il quale non esiste vaccino.La nostra qualità della vita sarà, a tutti i livelli, incancrenita dall'Africa per merito delle multinazionali di tutto il mondo.Se non ha vinto l'Oscar nel paese dei democratici Obama e Biden (e…
Capolavoro porno e "sociale", nel quale il "Franco Maresco dell'hard tricolore" Mario Salieri il sommo(dal primo e proprio con questo annoverato tra i migliori film italiani del 1994, "Lo Zio di Brooklyn" ovviamente a parte), crea da par suo un approccio senza uguali alla materia almeno nelle sceneggiature delle sue saghe, qui in maniera irresistibile intrecciate ad una storia abusata…
Gli adolescenti Seydou e Moussa vivono in Senegal e sognano l'Europa, in particolare l'Italia. Messo da parte il denaro per il viaggio, i due ragazzi, di nascosto e contro il volere delle famiglie di origine, partono in direzione nord. Dopo aver affrontato gravi pericoli e sofferto per una lunga detenzione in Libia, per Seydou e Moussa giunge il momento di attraversare, a bordo di un poco…
Matteo Garrone torna al meglio; e lo fa facendo quello che deve fare: Cinema. Spoglio di qualsivoglia superficialità, pietismo, tragedismo e commozione indotta... 'Io Capitano' fa politica a servizio del cinema, fa ideologia (non mero ideologismo) a servizio del cinema, prende fieramente posizione a favore della narrazione e del' fare cinema' stesso. Garrone racconta una storia, fa cinema…
Seydou e Moussa sono due cugini adolescenti che vivono a Dakar, in condizioni di povertà ma con le loro famiglie. Il loro sogno è lo stesso di tantissimi altri conterranei: scappare da lì verso l'Europa, anche se questo significa rinunciare alle piccole sicurezze quotidiane e andare incontro a un ignoto salto nel buio. Nonostante i numerosi avvertimenti e il parere del tutto…
Io capitano, di Garrone, fresco di candidatura Oscar, è l'odissea, "piccola", di Seydou Sarr (veramente bravo) che parte dal Senegal per arrivare in Europa con la speranza di realizzare i propri sogni. Bravi protagonisti, buona fotografia, buona musica. Perché quel "piccola"? Perché quello che si è visto e sentito negli ultimi 20 anni è ben peggiore…
Il protagonista è un sedicenne del Senegal, che in fin dei conti, vive in una condizione sociale abbastanza pacifica, nonostante sia orfano di padre, ma circondato dal caloroso affetto di madre e sorelle, e non avrebbe nemmeno intenzione di partire se non fosse per le insistenze del cugino. A niente valgono le reazioni furibonde del genitore e di un concittadino di fronte alla confidenza…
Devo ammettere che ero abbastanza prevenuto nei confronti di questo film, pensavo fosse una sorta di manifesto pro migranti (e pro barconi) invece ho trovato che sia esattamente l'opposto.
I due ragazzi protagonisti (bravi attori anche se sconosciuti...almeno al sottoscritto) ci dimostrano che molti giovani africani si imbarcano in questa avventura spinti solo dal desiderio di ricchezza e…
Seydou (Seydou Sarr) è un giovane ragazzo senegalese che come molti suoi coetanei sparsi per il mondo coltiva il sogno di diventare un cantante di successo. Ma sa che ha meno possibilità di farcela rimanendo nel suo paese. Perciò, convinto dalle insistenze del cugino Moussa (Moustapha Fall), e contro la ferma volontà della madre (Doodou Sagna) che lo mette a…
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Commenti (19) vedi tutti
Capolavoro si,ma troppo scomodo per vincere l'Oscar negli USA dei democratici.E' un Viaggio verso il paese dei balocchi ma i balocchi sono solo per gli imprenditori/ schiavisti...altro che aiuti!Questo film ci fa capire come i profughi renderanno sempre più poveri anche noi.
leggi la recensione completa di videodrim72Lo sguardo autorale ed empatico di Garrone rende a tratti poetico il racconto di questo viaggio della speranza ,che per certi versi ha più il sapore del documentario che del film, vuoi per il tema quanto mai attuale e discusso, vuoi per la messa in scena asciutta e priva di fronzoli, così come la recitazione istintiva degli attori esordienti.
commento di Fanny SallyChe bella sorpresa. Temevo fosse stato sopravvalutato, invece è decisamente un bellissimo film. Comprendo come in anni di post fascisti al Governo, crei molti problemi alla classe dirigente. La sensibilità non attiene agli "stomaci forti" che se ne fanno un baffo del dolore (altrui).
commento di toni60Francamente sono abbastanza deluso, considerato tutto il "battage" mi aspettavo un capolavoro invece solo un buon film come se ne vedono altri....anche troppo semplicistico. forse andrebbe visto in lingua originale con i sottotitoli........la versione in italiano la trovo imbarazzante come doppiaggio.
commento di ripley2001Sento parlare di capolavoro,premi a iosa,recensioni superlative....penso sia tutto esagerato,per me rimane solo un buon instant movie su un problema che ci assilla in questi anni,poi Garrone ci mette la sua bravura.Per me mi fermo al 6.5
commento di ezioUn "on the road" di sola andata verso il paese dei balocchi.
leggi la recensione completa di kubritchEnnesima quanto noiosa e superficiale storiella di propaganda migratoria.
commento di gruvierazGarrone approda alla maturità cinematografica con un'ottima pellicola che racconta la quotidiana Odissea di milioni di disperati verso le coste europee, e lo fa con uno stile asciutto e di grande impatto visivo grazie anche all'ottima fotografia che nel deserto africano si fa poesia pura
leggi la recensione completa di galavernaMatteo Garrone si conferma un grande regista con questo capolavoro. Tutto eccelle in questo film. Oltre alla direzione, ottime anche la sceneggiatura, la fotografia, la musica, il montaggio e l'interpretazione. Nessuna retorica e riproduce una realtà, che chiaramente aveva prima approfondito, con la naturalezza di un documentario.
commento di iroRicostruzione molto avvincente ed efficace del viaggio drammatico che intraprendono i due ragazzi senegalesi (è così per migliaia e migliaia di ragazzi ). Molto bella l'immagine iniziale in cui il protagonista guarda con affetto la famiglia allegra e sorridente con la consapevolezza di doverla lasciare. Voto 8
commento di Zico1964Film ben diretto e ben interpretato. Molto belle anche le musiche.
commento di mosez78Grazie all’emozione di chi, dopo averlo visto, ne ha raccomandato la visione, quest’ultimo film di Garrone sta guadagnando pubblico e sale e avvicina gli spettatori più giovani al regista forse più importante del cinema italiano oggi, per altro, come ha scritto qualcuno, con pochi veri concorrenti.
leggi la recensione completa di laulillala commozione che garrone è capace di scatenarci, viene messa a dura prova dagli sguardi che è riuscito a catturare dai suoi preziosissimi attori, principali e non.
leggi la recensione completa di zombiGarrone è un grande regista e questo film lo conferma pienamente. Film che racconta la verità senza fare retorica e con un grande cast.
commento di alessiusEnnesima grande prova di Garrone, la via crucis di due sedicenni che rappresentano le speranze di un intero continente
leggi la recensione completa di Stanley64Garrone si riconferma uno dei migliori registi della sua generazione, che cresce sempre più artisticamente e in grado di sfornare una perla dopo l'altra.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn'Odissea quasi impossibile nel Mediterraneo e nel Nord Africa nei giorni nostri.
leggi la recensione completa di imperiormax89Bello e durissimo, come le fiae più vere
leggi la recensione completa di yumeDuro, bello, necessario. Pensare che entriamo in contatto con questi ragazzi quando hanno già alle spalle un viaggio del genere è qualcosa di assurdo, potente. 7.5/8
commento di NikArduo